Emulatore RISC-V per Android: Google lo rilascerà nel 2024

Google sta puntando tanto sul supporto Android per i nuovi chip RISC-V: rilascia un dispositivo virtuale che supporta la piattaforma royalty-free e nel 2024 sarà disponibile un emulatore.

A ulteriore conferma delle opportunità che l’architettura RISC-V sta aprendo per tanti produttori su scala mondiale (anche per le aziende che fino ad oggi non hanno potuto contare su grandi budget…), Google aveva indicato RISC-V come architettura di primo livello per Android. La novità è che gli sviluppatori dell’azienda di Mountain View stanno lavorando su un emulatore RISC-V per Android che vedrà la luce nel corso del prossimo anno.

I portavoce di Google affermano che il supporto RISC-V su Android è già giunto a un buon livello di maturazione. Inoltre, spiegano ancora dall’azienda, i processori RISC-V sviluppati da Google e Qualcomm possono già essere considerati a “elevate prestazioni“: i tecnici si stanno concentrando sull’abilitazione di tutte le funzioni oggi necessarie e direttamente richiamabili dal sistema operativo.

Cuttlefish abilita il supporto RISC-V su Android

Google ha presentato anche Cuttlefish, un dispositivo Android virtuale che consente agli sviluppatori di abilitare il supporto Android per RISC-V. La nuova funzionalità non è completamente ottimizzata ma l’azienda sta compiendo importanti passi in avanti su questo versante.

Secondo Google, i tecnici stanno lavorando sull’implementazione di un backend pienamente compatibile con Android Runtime. Per garantire la compatibilità delle app, Google ultimerà l’ABI Android per RISC-V nella seconda metà del 2023, rendendo immediatamente disponibili build di test. In questo modo i programmatori potranno effettuare i test di codice RISC-V sulle piattaforme x86-64 e AMR64.

ABI sta per Application Binary Interface ed è un insieme di regole e convenzioni che stabiliscono come le applicazioni interagiscono con il sistema operativo e con altre parti del software su un particolare tipo di architettura hardware o piattaforma. Grazie ad ABI è possibile stabilire come i programmi comunicano e interagiscono con il sistema sottostante, come avviene la chiamata alle funzioni, la gestione della memoria, la rappresentazione dei tipi di dati e altre operazioni a livello binario.

Provare il dispositivo Android virtuale basato su RISC-V

Già da oggi è possibile provare Cuttlefish sui propri computer, esattamente com’è già possibile con qualunque altra piattaforma target alternativa:

$ lunch aosp_cf_riscv64_phone-userdebug
$ m -j
$ launch_cvd -cpus=8 -memory_mb=8192

I tre comandi sono utilizzabili per avviare il sistema operativo Android Open Source Project (AOSP) su una macchina virtuale RISC-V. Il primo seleziona e imposta l’ambiente di compilazione; il secondo avvia il processo di compilazione all’interno dell’ambiente AOSP; il terzo indica il numero di core virtuali da impiegare e la memoria in megabyte.

Nel 2024 sarà disponibile al pubblico un emulatore RISC-V per Android, utile per testare le applicazioni in corso di sviluppo sui dispositivi contraddistinti da vari fattori di forma.

Google sta collaborando con aziende come Intel, MediaTek, NVidia e Qualcomm al progetto RISC-V Software Ecosystem (RISE): il suo obiettivo è quello di garantire la disponibilità di una versione dedicata di Android per RISC-V. L’azienda sta infatti investendo convintamente sulla piattaforma RISC-V ed è di ottobre 2023 l’arrivo di RISC-V su Google Wear OS.

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