Ecco quali sono le password più rubate, ci sono anche quelle con caratteri speciali

Tramite uno studio molto accurato, è venuto fuori che gran parte delle violazioni informatiche avviene dal furto del password.
Ecco quali sono le password più rubate, ci sono anche quelle con caratteri speciali

Fare attenzione alla password utilizzata è fondamentale quando si crea un nuovo account per qualsiasi obiettivo. Alcuni studi, tra cui il più recente condotto da Verizon, hanno evidenziato che il 31% delle violazioni informatiche provengono dal furto delle credenziali. Usare dunque una parola d’ordine semplice, prevedibile o facilmente individuabile può diventare un vero problema.

La società di sicurezza Specops ha analizzato oltre 1 miliardo di password rubate tramite malware, rivelando che 123456 è ancora la più usata e compromessa. Anche le combinazioni che includono lettere maiuscole, numeri e caratteri speciali non garantiscono maggiore protezione se la struttura rimane prevedibile.

Le password più rubate: i soliti errori

Password

Sono tanti gli utenti che, sebbene siano stati avvertiti già in passato, continuano ad utilizzare password semplicissime da individuare per i cybercriminali:

  • 123456, sottratta ben 3,7 milioni di volte;
  • admin, con 1,9 milioni di violazioni;
  • 12345678, violata 1,5 milioni di volte;
  • password, rubata in oltre 558.000 casi;
  • Password, compromessa 474.000 volte.

Questi dati confermano che gli utenti continuano a ignorare le regole base della sicurezza, scegliendo parole chiave facili da ricordare ma altrettanto semplici da indovinare per gli hacker.

Password corte e insicure

Anche la lunghezza incide sulla vulnerabilità delle credenziali. Le password più comuni tra 5 e 8 caratteri includono sempre termini generici:

  • Con 5 caratteri, spiccano admin, guest e hello;
  • Tra le più usate con 6 caratteri, si trovano qwerty, secret e azerty;
  • Le password di 7 caratteri più rubate sono welcome, zxcvbnm e student;
  • A 8 caratteri, la scelta più diffusa (e compromessa) resta password, seguita da adminisp e pakistan.

Il problema non è solo la lunghezza, ma la prevedibilità di queste combinazioni. Se una password è troppo semplice o comune, non offre alcuna protezione, indipendentemente dal numero di caratteri.

Le password più lunghe non sono sempre più sicure

Contrariamente a quanto si possa pensare, le password con più caratteri sono tra le più violate. Quelle di 8 caratteririsultano le più colpite, con 189 milioni di violazioni registrate nel 2024. Seguono quelle di 10 caratteri con 160 milioni di furti, e le password di 9 caratteri, compromesse 153 milioni di volte.

Esempi di password lunghe spesso violate includono:

  • 12345678 e password per quelle da 8 caratteri;
  • 1234567890 e qwertyuiop tra quelle da 10 caratteri;
  • 123456789 e Admin@123 tra quelle da 9 caratteri.

Questo dimostra che una password più lunga non è automaticamente più sicura, soprattutto se è basata su schemi prevedibili.

Anche i caratteri speciali non bastano

Aggiungere in una password lettere maiuscole e simboli particolari, non è sinonimo di sicurezza assoluta. Quello che bisogna cambiare è infatti la struttura che, se prevedibile, è comunque semplice da individuare.

Su 1 miliardo di password analizzate, ben 230 milioni di credenziali rubate rispettavano criteri di maggiore complessità, includendo almeno 8 caratteri, una lettera maiuscola, un numero e un carattere speciale. Tra le più compromesse figurano:

  • Pass@123
  • P@ssw0rd
  • Aa@123456
  • Admin@123
  • Pass@1234

Queste combinazioni, sebbene apparentemente più sofisticate, vengono comunque individuate dai sistemi di attacco automatici. La vera sicurezza non sta nei simboli, ma nell’imprevedibilità della password.

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