Dopo aver annunciato i risultati finanziari riguardanti il secondo trimestre dell’anno fiscale (terminato il 30 marzo 2024), il CEO di Apple Tim Cook si è unito al chief financial officer Luca Maestri per una call con gli investitori. Durante quest’ultima, Cook ha speso qualche parola anche sulla imminente AI generativa a cui l’azienda in sviluppo ormai da tempo e che, salvo sorprese, verrà svelata alla WWDC24 di giugno.
Tim Cook ha dimostrato un certo entusiasmo nel voler rivelare le novità a cui Apple sta assiduamente lavorando. L’amministratore delegato del colosso californiano non ha fatto esplicitamente riferimento alle tanto chiacchierate funzionalità AI di iOS 18 ma ha confermato che l’azienda sta facendo “investimenti significativi” nell’intelligenza artificiale generativa e che presto anche i consumatori potranno conoscere queste novità. «Per quanto riguarda le opportunità nell’AI generativa, continuiamo ad essere molto ottimisti», ha affermato Cook.
Ma come riuscirà Apple a farsi strada in un mercato già ampiamente dominato da Google, Microsoft e OpenAI? Pur restando sul vago, il CEO ha affermato che Apple ha dei “vantaggi” che consentiranno all’azienda di sbaragliare la concorrenza.
Crediamo di avere dei vantaggi che ci differenziano dagli altri in questa nuova era, a partire dalla perfetta integrazione di hardware, software e servizi dei prodotti Apple, dall’innovativo Apple Silicon con il nostro Neural Engine leader del settore e dalla nostra costante attenzione alla privacy, che è alla base di tutto ciò che creiamo.
L’AI protagonista alla WWDC24 di Apple: le indiscrezioni
Stando a rumor che circolano con insistenza da diverse settimane e lanciati da fonti attendibili come Mark Gurman e Ming-Chi Kuo, la società californiana arricchirà i suoi sistemi operativi – a partire da iOS 18 – con funzioni AI come chatbot, playlist smart su Apple Music e un assistente in Safari per riassumere gli articoli.
Ancora secondo voci di corridoio, Apple starebbe realizzando un suo LLM proprietario in grado di funzionare totalmente sul dispositivo, quindi anche in assenza di una connessione alla rete. Allo stesso tempo starebbe valutando partnership mirate per rendere l’esperienza ancora più ricca, e tra le aziende raggiunte ci sarebbe anche Google.