Il segnale WiFi è estremamente sensibile alla presenza di ostacoli. Abbiamo osservato più volte che la larghezza di banda che i produttori di router WiFi indicano come ottenibile con i loro dispositivi più moderni si scontra puntualmente con le caratteristiche specifiche degli ambienti in cui i dispositivi wireless sono immersi. WiFi 7 migliora ulteriormente la capacità dei collegamenti offrendo velocità fino a 46 Gbps. Si tratta di un valore puramente teorico, rilevabile soltanto in condizioni ottimali. In un altro articolo abbiamo infatti parlato di “numeri” e riflettuto sulle velocità WiFi realisticamente ottenibili.
La presenza di pareti, elementi di arredo, persone, animali, comportano modifiche sulla struttura del segnale WiFi. Basti pensare che Intel Wifi Proximity Sensing è la soluzione utilizzata dal colosso di Santa Clara per riconoscere la presenza di una persona dinanzi al PC e abilitare o meno attività di risparmio energetico.
Le curve CSI (Channel State Information) esprimono l’ampiezza del segnale WiFi (asse Y); sull’asse X sono mostrate le varie sottoportanti (OFDM, Orthogonal Frequency Division Multiplexing): generando un grafico in tempo reale, ci si accorge che la presenza di una persona o di un animale perturba il segnale WiFi in modo differente.
Segnale WiFi per riconoscere persone e animali: l’allarme suona in caso di pericolo
L’azienda olandese Gamgee ha recentemente avviato una campagna di crowdfunding per un innovativo sistema di sicurezza domestica in grado di rilevare gli intrusi. Diversamente rispetto ad altre soluzioni, il sistema Wi-Fi Home Alarm sfrutta un’app di mappatura, abbinata all’uso dell’intelligenza artificiale, per identificare persone e animali domestici.
I portavoce di Gamgee spiegano che, a valle di un processo di apprendimento iniziale che richiede circa due settimane, il sistema è in grado di distinguere tra i movimenti abituali dei residenti e quelli di eventuali intrusi. Il tutto utilizzando esclusivamente il segnale WiFi ed esaminando in tempo reale la sua struttura.
Come nel caso di Intel Wifi Proximity Sensing, anche Wi-Fi Home Alarm si basa sulle informazioni CSI del segnale WiFi e impara a riconoscere le caratteristiche distintive di ciascun componente familiare. Se una persona sconosciuta entrasse in casa oppure se uno dei residenti manifestate un comportamento anomalo, il sistema di Gamgee è in grado di attivare un allarme.
Quanto è affidabile l’antifurto che utilizza il segnale WiFi
Il sistema di body printing messo a punto da Gamgee utilizza largamente l’intelligenza artificiale per analizzare le informazioni raccolte dai segnali WiFi e rilevare la presenza di individui non riconosciuti o movimenti anomali. Wi-Fi Home Alarm si preannuncia particolarmente utile per rilevare cadute o incidenti, fornendo un ulteriore livello di sicurezza soprattutto per anziani o persone con necessità di assistenza.
Gamgee spiega che un aspetto cruciale consiste nella mappatura digitale della casa: gli utenti devono camminare lungo le pareti di tutte le stanze per creare una mappa precisa della loro abitazione. Questo processo aiuta a identificare i punti in cui potrebbe essere necessario aggiungere ulteriori range extender, utili per ampliare la copertura della rete WiFi locale e garantire una copertura completa.
Il produttore di Wi-Fi Home Alarm descrive il suo sistema come “provato” ed estremamente affidabile. Saremmo però curiosi di provarlo perché la struttura del segnale WiFi è forse una delle cose più “imprevedibili”, e soprattutto più soggette a disturbi e interferenze, con cui abbiamo a che fare tutti i giorni.
Eppure, Gamgee afferma di aver trovato la chiave giusta, proprio grazie all’intelligenza artificiale. Non sono necessari sensori aggiuntivi e Wi-Fi Home Alarm può essere configurato per riconoscere ospiti frequenti, garantendo flessibilità e adattamento continuo.
I prezzi partono da circa 300 euro per il sistema base composto da tre nodi, sufficienti per coprire una casa di medie dimensioni (circa 150 metri quadrati). Sarà disponibile da gennaio 2025.