Il momento di Ubuntu 12.04 “Precise Pangolin” è arrivato. Canonical, la società fondata dal magnate sudafricano Mark Shuttleworth, ideatore di Ubuntu, ha appena pubblicato sui suoi server la nuova versione della nota distribuzione Linux. Trattandosi di una versione LTS (Long Term Support), Ubuntu 12.04 non contiene novità “epocali” quanto, piuttosto, una serie di modifiche che hanno interessato le funzionalità introdotte nelle precedenti release, a partire da Ubuntu 10.10 “Maverick Meerkat“, passando per la 11.04 “Natty Narwhal” e per la più recente 11.10 “Oneiric Ocelot“.
Le release LTS di Ubuntu sono infatti considerabili come versioni un po´ speciali: mentre nelle altre gli sviluppatori di Canonical usano aggiungere funzionalità nuove e fare esperimenti volti a migliorare il sistema operativo, le versioni LTS rappresentano “lo stato dell’arte” della distribuzione, veri e propri “punti di riferimento” che debbono garantire efficienza e stabilità per un lungo periodo di tempo. Le versioni LTS di Ubuntu, infatti, godono normalmente di tre anni di supporto che salgono a cinque nel caso delle release per sistemi server. Si tratta di un grande vantaggio rispetto ai rilasci tradizionali che assicurano, sia per le versioni server che per quelle desktop, un supporto massimo pari a 18 mesi.
Nel caso di Ubuntu 12.04 “Precise Pangolin“, Canonical ha voluto fare un’eccezione e concedere a tutti gli utenti, sia desktop che server, cinque anni di supporto dal momento della pubblicazione della versione finale. “Precise Pangolin” continuerà quindi ad essere costantemente supportata ed aggiornata fino, addirittura, al mese di aprile 2017.
Le novità di Ubuntu 12.04 “Precise Pangolin” in breve
La maggior parte degli interventi apportati dagli sviluppatori di Canonical si sono concentrati sull’interfaccia Unity del sistema operativo che, al momento della sua introduzione, non ha fatto registrare un’accoglienza calorosa da parte di tutti gli utenti. La comparsa dei menù della Dash è adesso istantanea, anche su quei sistemi che sono dotati di schede grafiche di “basso profilo”. Due le nuove “lenses” che sono state aggiunte: la lense denominata “Home” mostra i file e le applicazioni utilizzati di recente mentre “Video” consente di avviare delle ricerche sui file multimediali memorizzati all’interno del sistema oppure sul web.
Ricordiamo che le lenses sono delle speciali schede che forniscono una semplice interfaccia per la visualizzazione ed il recupero di informazioni limitate ad un particolare ambito di ricerca.
Il launcher di Ubuntu si arricchisce di una nuova funzionalità battezzata “quicklists“. Si tratta di una caratteristica richiamabile facendo clic con il tasto destro del mouse sull’icona delle varie applicazioni. Qualora lo sviluppatore della singola applicazione abbia scelto di utilizzare le “quicklist“, apparirà un menù contenente dei comandi specifici legati al funzionamento del programma selezionato.
La novità forse più importante in Ubuntu 12.04 è probabilmente l’introduzione dell’HUD: aacronimo di “head-up display“, si tratta di una sorta di menù addizionale che va ad affiancarsi alla struttura di Unity. Premendo il tasto ALT, l’HUD appare sotto forma di una finestra di dialogo semitrasparente: servendosi di una speciale casella di testo, è possibile effettuare qualunque tipo di ricerca. L’HUD è sensibile al contesto in cui si trova: se viene richiamato dal desktop, ad esempio, è possibile digitare comandi per la gestione del sistema operativo; se viene utilizzato dal browser web, l’HUD consente di interagire rapidamente con la cronologia dei siti web visitati o con il motore di ricerca; se, ancora, viene usato da una qualsiasi applicazione, la funzionalità HUD permette di interfacciarsi con i comandi e le voci di menù di quello specifico programma.
Il comportamento dell’HUD di “Precise Pangolin” ricorda quello di GNOME Do oppure di Spotlight sulla piattaforma Mac OS X. Attingendo a piene mani dal framework per il logging delle attività di sistema (Zeitgeist), i suggerimenti offerti dall’HUD saranno sempre più precisi e pertinenti mano a mano che si utilizzerà il sistema operativo.
Un nuovo strumento per la gestione della privacy consente di stabilire quali informazioni sull’utilizzo del sistema possono essere monitorate ed inserite in un registro. A beneficio degli utenti particolarmente sensibili al tema privacy, Ubuntu 12.04 offre un’opzione per richiedere la completa disattivazione del sistema di logging Zeitgeist.
Sul versante applicativo Rhythmbox ritorna il riproduttore multimediale predefinito andando a sostituire Banshee mentre il servizio per l’hosting di file e cartelle “in the cloud” Ubuntu One si presenta con un’interfaccia completamente rinnovata.
Alcune modifiche sono state apportate anche al Software Center che permette adesso di ricevere suggerimenti sulle applicazioni da installare e che si fa carico dell’installazione dei file di lingua corretti.
Le immagini ISO di Ubuntu 12.04 “Precise Pangolin“, sia a 32 che a 64 bit, sono già scaricabili facendo riferimento al sito web ufficiale.
Nelle prossime ore troverete nella home page de IlSoftware.it una dettagliata recensione di Ubuntu 12.04 “Precise Pangolin”.