C’era grande attesa, alla Professional Developers Conference (PDC) di Los Angeles, per la presentazione di Windows 7, il sistema operativo designato a successore di Vista. Come confermato da Microsoft nelle scorse settimane, il nome di Windows 7 non cambierà al momento del rilascio della versione definitiva: “la decisione di utilizzare il nome Windows 7 guarda alla semplicità. Nel corso degli anni Microsoft ha impiegato approcci differenti per battezzare le varie versioni di Windows. Abbiamo utilizzato numeri di versione, come nel caso di Windows 3.11, riferimenti ad anni specifici, come per Windows 98 oppure appellativi più fantasiosi come Windows XP o Windows Vista. Poiché non rilasciamo un nuovo sistema a cadenza annuale non sarebbe stato logico utilizzare il riferimento e dal momento che Windows 7 rappresenterà l’evoluzione di Vista abbiamo preferito non optare per un altro nome di fantasia”, aveva commentato un portavoce della società di Redmond.
Come ripetutamente anticipato in passato, Microsoft ha distribuito ai partecipanti alla conferenza una versione pre-beta di Windows 7 sebbene la dimostrazione pubblica sia stata effettuata impiegando una “build” più recente.
Dal punto di vista dell’interfaccia utente i cambiamenti principali riguardano i gadget, la barra delle applicazioni (“taskbar”), l’area della “traybar” e tutte le finestre in generale.
In Windows 7 è stata infatti rimossa la “sidebar”, la barra visualizzata in Vista – in modo predefinito – in verticale e contenente piccole applicazioni (ad esempio, un orologio, un gestore delle note, informazioni meteo, feed RSS e così via). I “gadget”, in Windows 7, appaiono direttamente sul desktop svincolandosi da qualsiasi “barra”.
La “taskbar” ossia la barra delle applicazioni generalmente mostrata all’estremità inferiore dello schermo, non contiene più alcun testo ma offre una gestione migliorata dei vari programmi in esecuzione. Ad esempio, cliccando con il tasto destro del mouse sull’icona che rappresenta ciascuna applicazione, l’utente può accedere a documenti aperti di recente, preferiti ed azioni comuni. Spostando il puntatore del mouse sulla finestra di anteprima visualizzata nel momento in cui, come in Vista, ci si posiziona sull’icona di un’applicazione in esecuzione, Windows 7 mosterà la finestra del programma a dimensione intera.
Ottimizzata anche la funzionalità “Avvio veloce”.
Nella “traybar”, l’area situata in basso a destra, è ora possibile scegliere quali notifiche l’utente desidera ricevere e quali invece non debbano essere mai mostrate.
La gestione delle finestre risulta migliorata facilitando ad esempio la possibilità di affiancarne rapidamente due o più mediante un ridimensionamento automatico.
La funzionalità UAC (User Account Control) ha subìto pesanti modifiche. Aspramente criticata dagli utenti di Windows Vista, UAC si presenta in Windows 7 in una forma totalmente rinnovata: conserva la buona idea che ha spinto gli sviluppatori Microsoft ad integrarla in Vista rendendola allo stesso tempo meno fastidiosa per gli utenti più esperti.
La funzionalità UAC è stata introdotta in Windows Vista con lo scopo di rendere il sistema più sicuro avvisando l’utente nel caso in cui questi commenta operazioni potenzialmente rischiose. In molti, però, ritengono la versione “Vista” di UAC uno strumento troppo zelante che lancia messaggi d’allerta anche quando non vi sia un reale pericolo.
In Windows 7 l’utente avrà tutti gli strumenti per “personalizzare” in profondità il comportamento di UAC impostando regole generali oppure a livello di ogni singola applicazione. In questo modo è possibile ridurre nettamente gli avvisi e tornare a lavorare in modo più produttivo.
Per quanto concerne le funzionalità di rete, Windows 7 introduce un meccanismo particolarmente utile per la configurazione di LAN di dimensioni ridotte, soprattutto in ambito “casalingo” (“HomeGroup“). Attraverso un'”inedita” interfaccia, è possibile andare rapidamente alla ricerca – in rete locale – di periferiche e risorse condivise. Utilizzando “HomeGroup” diventa semplice riprodurre file multimediali da un sistema Windows 7 verso qualunque Media Center e server DLNA.
Debutta in Windows 7 la funzionalità “Librerie” che si prefigge come obiettivo quello di ottimizzare l’organizzazione dei documenti dell’utente: si tratta di una raccolta di contenuti delle più diverse tipologie che può essere composta a partire da qualsiasi disco collegato al sistema.
Sul versante virtualizzazione, Windows 7 è in grado di “montare” in modo nativo, senza necessità di installare altri strumenti, qualsiasi file d’immagine in formato VHD (Microsoft Virtual PC). Il nuovo sistema operativo è in grado poi di effettuare il boot da qualunque file VHD offrendo così all’utente la possibilità di provare senza difficoltà qualunque macchina virtuale.
Novità di Windows 7 è anche il supporto diretto per gli schermi a sfioramento. L’utilizzo di “touch screen” viene facilitato grazie alla modifica dinamica dell’interfaccia (le dimensioni dei tasti vengono ingrandite, ai menù viene attribuita una maggiore spaziatura, viene attivato lo scrolling “a tocco”).
BitLocker, il meccanismo che consente di cifrare i dati contenuti in intere unità disco, presente nelle versioni Ultimate ed Enterprise di Windows Vista, appare migliorato ed offre la possibilità, in Windows 7, di crittografare dischi rimovibili e chiavette USB.
Il successore di Vista si propone di scongiurare inoltre tutti i potenziali problemi derivanti da driver incompatibili. La nuova funzionalità “driver protection” consentirà a Microsoft di stilare “liste nere” di driver che non si sono rivelati stabili e che quindi possono causare problemi su Windows 7. In questo modo, l’utente non potrà installarli sul suo sistema.
La finestra Device stage di Windows 7 si propone come il punto di riferimento per l’installazione di nuove periferiche. In particolare, connettendo stampanti, smartphone e dispositivi multimediali, il nuovo sistema operativo Microsoft ne visualizzerà tutti i dati tecnici permettendone l’aggiornamento rapido o l’utilizzo delle varie funzionalità.
Windows 7 promette anche un netto miglioramento per quanto riguarda i consumi della batteria, nel caso di sistemi portatili.
La versione finale di Windows 7 dovrebbe essere rilasciata tra la fine del prossimo anno e l’inizio del 2010 (si parla della fine di Gennaio). Una prima beta pubblica, invece, dovrebbe arrivare già ad inizio 2009.
Microsoft ha voluto puntualizzare come Windows 7 sia da considerarsi l’evoluzione di Vista, e non un sistema completamente nuovo: Windows 7 conserverà il modello driver di Vista e garantirà compatibilità con tutte le applicazioni che funzionano su Vista. Come spiegato da Steven Sinofsky, Windows 7 si prefigge come obiettivo quello di sistemare gli errori che sono stati commessi in Vista in modo da guadagnare subito apprezzamento da parte della clientela aziendale dimostratasi “allergica” a Vista.