Finora non era mai uscito nulla di ufficiale. Dopo la mancata migrazione di un MUX Rai in data 10 gennaio 2024, il contenuto del nuovo Contratto di Servizio ha messo nero su bianco un nuovo impegno. E oggi arriva una prima conferma: la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico e televisivo in Italia avrebbe scelto il 28 agosto 2024 come data per il passaggio a DVB T2 di un suo MUX.
Un MUX (multiplex) è una tecnologia che consente di trasmettere più canali televisivi e stazioni radio all’interno di un unico flusso di dati digitale. Ciascun MUX raccoglie diversi segnali televisivi digitali e li combina in un unico segnale che può essere trasmesso attraverso una singola frequenza trasmissiva.
L’utilizzo dei vari MUX permette di trasmettere più canali utilizzando meno risorse di frequenza rispetto alla vecchia TV analogica; la compressione e la trasmissione digitale consentono di assicurare la qualità dell’immagine e del suono; consente di aggiungere o rimuovere canali senza modificare la struttura fisica della rete di trasmissione.
Quali canali passeranno al DVB T2 dal 28 agosto 2024
La data di switch off DVB T2, tuttavia, non sembra essere – a ben guardare – neppure il 28 agosto 2024. Rai ha infatti ammesso di iniziare i test per la migrazione a DVB T2 a partire dal 27-28 maggio 2024 ma non è dato sapere quali canali saranno attivati su DVB T2 da fine agosto prossimo.
È praticamente scontato che Rai utilizzerà un approccio simulcast (simultaneous broadcast) ovvero la trasmissione simultanea dello stesso contenuto su più standard. In altre parole, i canali interessati dalla migrazione a DVB T2 potrebbero essere inizialmente diffusi in contemporanea anche nel “classico” formato DVB-T.
Questa pratica garantisce che tutti i telespettatori possano accedere ai canali, indipendentemente dal tipo di ricevitore utilizzato. Il simulcast aiuta a mitigare i problemi di ricezione che potrebbero derivare dalla transizione a DVB T2.
Come abbiamo spiegato nell’articolo su cos’è e come funziona DVB T2, è infatti necessario attrezzarsi con un dispositivo di ricezione (TV o decoder) non soltanto compatibile DVB T2 ma anche capace di supportare la codifica HEVC a 10 bit. Sarà quindi curioso verificare quali canali Rai deciderà di passare sul MUX DVB T2.
Farsi trovare pronti per il passaggio a DVB T2
Considerando i tempi biblici a cui ci hanno al momento abituato i protagonisti del passaggio a DVB T2, è altamente improbabile che il 28 agosto possa trasformarsi in vero switch off. La data, sempre che venga rispettata, sarà solo una prima “pietra miliare” lungo la strada della migrazione al nuovo standard televisivo.
La campagna informativa nei confronti degli utenti finali (leggasi, telespettatori) non è ancora cominciata. È quindi lecito supporre che nemmeno alla fine della prossima estate possa verificarsi uno spostamento in massa dei canali Rai su DVB T2. Qualcosa del genere potrebbe verificarsi anche per i “canali ammiraglia“, ma solo ed esclusivamente mantenendo in essere il simulcast.
Per non farsi trovare impreparati, comunque, è bene verificare la compatibilità dei propri dispositivi di ricezione. Come riportato nel documento “Al via la nuova TV digitale“, pubblicato sul sito Rai, il consiglio è quello di provare a visionare il canale 558 (Rai Sport HD) del digitale terrestre. Essendo già codificato HEVC in via sperimentale, la sua ricezione significa che si è pronti – in futuro – per “sintonizzare” i canali DVB T2 senza alcun problema di sorta.
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