La conferenza riservata agli sviluppatori di Dropbox, il celeberrimo servizio per l’hosting di file “sulla nuvola”, è stata l’occasione per i vertici dell’azienda di parlare dei progetti futuri. Dropbox, a detta del suo stesso ideatore Drew Houston, vuole assomigliare sempre di più ad un hard disk tradizionale. Grazie ad una serie di strumenti e nuove API, che gli sviluppatori potranno immediatamente adoperare, sul servizio online potranno essere memorizzati non soltanto immagini, video e documenti ma anche dati provenienti dalle singole applicazioni e contenuti strutturati.
Dall’alto dei suoi 175 milioni di utenti, Dropbox vuole accelerare il passo trasformando il servizio in una vera e propria piattaforma costruita sulle API che consentono la sincronizzazione pluridirezionale dei file. Il nuovo concetto di sincronizzazione presentato da Houston si basa su un’importante osservazione: gran parte delle informazioni, soprattutto quelle gestite dalle varie applicazioni, non possono essere veicolate su differenti dispositivi mobili.
Dropbox mira quindi a rompere il recinto costruito attorno a ciascuna piattaforma mobile ed a rendere più semplice la fruizione dei contenuti, anche contemporanea, da più dispositivi differenti.
Houston poi presentato i componenti Chooser e Saver (battezzati drop-ins) che consentono, rispettivamente, di accedere al contenuto di account Dropbox e di memorizzarvi dei file senza scrivere praticamente alcuna riga di codice. I due drop-ins sono alla base della collaborazione che Dropbox ha recentemente stretto con Yahoo: obiettivo quello di integrare il servizio con il servizio di posta elettronica Yahoo! Mail (vedere anche Inviare allegati pesanti: file di grandi dimensioni spedibili senza problemi con alcuni semplici trucchi). Analoghe partnership sono state avviate con altre società.