Dropbox consentirà di accedere a qualunque file memorizzato sul cloud direttamente dall’interfaccia di Windows o di macOS senza la necessità di dover mantenere sempre sincronizzati tutti i vari elementi.
La critica che è stata mossa a Microsoft a riguardo di Windows 10, infatti, ha a che fare con le modalità di gestione dei file salvati su OneDrive. Il client integrato in Windows 10 mantiene sempre sincronizzati i file salvati sul cloud con quelli contenuti sul sistema locale. Ciò significa che gli elementi salvati su OneDrive vengono sempre salvati anche in locale così come su tutti i sistemi ove risulta configurato il medesimo account utente (vedere Come spostare la cartella di OneDrive e Configurare Windows 10: guida all’impostazione del nuovo sistema).
Un approccio molto diverso rispetto a quello adottato in Windows 8.1 dove i file salvati su OneDrive vengono prelevati solo al bisogno.
Con Project Infinite, presentato in occasione dell’evento londinese Dropbox Open, Dropbox desidera migliorare la gestione dei file conservati sul cloud.
Dropbox si legherà a doppio filo con il sistema operativo – sia esso Windows o macOS – e permetterà agli utenti di visualizzare i file memorizzati sul cloud insieme con quelli salvati sul file system locale.
I file conservati sui server remoti di Dropbox saranno contraddistinti con l’icona raffigurante una piccola nuvola: cliccando con il tasto destro su di essi quindi scegliendo Proprietà, si otterrà l’indicazione della loro dimensione ma la voce Dimensioni su disco visualizzerà 0 KB (a conferma che il file non è memorizzato in locale).
Per aprire il file, basterà farvi doppio clic: esso verrà scaricato quindi on demand e messo immediatamente a disposizione dell’utente.
Project Infinite dovrebbe dapprima debuttare sulle versioni business di Dropbox per poi essere esteso a tutte le categorie di utenza.
I portavoce della società non hanno però fornito alcun indizio sulla data di lancio della nuova funzionalità.