I principali servizi di storage cloud non utilizzano la crittografia end-to-end: ciò significa che i dati vengono memorizzati sui server del fornitore del servizio proteggendoli con una chiave di cifratura che è nota al provider stesso.
In un altro articolo abbiamo visto come crittografare file sul cloud usando una chiave crittografica conosciuta soltanto all’utente. In questo modo, nessun soggetto terzo – neppure il fornitore del servizio cloud – può accedere ai dati dell’utente.
Boxcryptor è una delle più famose soluzioni per crittografare i dati personali sui principali servizi di storage online: nell’articolo presentato in apertura abbiamo anche presentato un’alternativa a costo zero come Cryptomator che richiede una quota una tantum di 10 euro soltanto per l’utilizzo della versione Android.
In una nota appena pubblicata sul blog di Boxcryptor, l’azienda ha comunicato di essere stata acquisita da Dropbox che ha comprato tutti i diritti sulla proprietà intellettuale alla base del funzionamento del progetto.
Mentre Boxcryptor spiega che l’acquisizione non ha alcun impatto sui dati degli utenti, Dropbox aggiunge che l’operazione è volta la crittografia end-to-end zero-knowledge sulla sua piattaforma.
Boxcryptor aggiunge che gli attuali utenti che hanno attivato un’offerta per gestire la cifratura dei dati con il software potranno continuare a usare normalmente la soluzione fino alla naturale scadenza del contratto. Al momento non è dato sapere cosa succederà alla fine di questo periodo.