Per alcuni il nome DragGAN potrebbe non dire nulla, per altri invece è già sinonimo di “rivoluzione del fotoritocco”. Si tratta della più recente novità in fatto di AI generativa e, nonostante sia ancora in fase di sviluppo e perfezionamento, è già riuscita ad attirare l’attenzione di orde di appassionati e professionisti del settore.
Il perché di tanto successo (anche sui social, come Twitter) non è per nulla sorprendente. A mettere le cose in chiaro ci hanno pensato i creatori di DragGAN, un team che vanta tra gli altri un ricercatore del MIT e un esperto in realtà mista di Google. Insomma, non proprio gli ultimi arrivati. Dal PDF (che puoi consultare gratuitamente qui) si evince quale sia l’idea alla base di questo nuovo, rivoluzionario strumento di editing: la semplicità di un gesto noto a tutti (il “drag”, il trascinamento) per un risultato realistico e credibile.
Dal white paper si apprende che DragGAN consente agli utenti di trascinare letteralmente il contenuto di immagini generate da GAN (Generative Adversarial Networks). Il nome è quanto mai autoesplicativo. E non c’è bisogno di chissà quale esperienza con Adobe Photoshop e simili: basterà indicare un handle point (rosso) e un target point (blu) da trascinare poi con il cursore. A tutti il resto ci penserà DragGAN, quasi come per magia.
Il video condiviso su Twitter da @_akhaliq ha già fatto il giro del web. È una dimostrazione di cosa sia in grado di fare questo modello, tanto su fotografie di animali che di persone (ma anche panorami, veicoli, oggetti e così via). Partendo da un semplice scatto, con DragGAN si può fare davvero di tutto: far aprire gli occhi chiusi di una persona, far cambiare completamente posa ad un animale, allungare una gonna, modificare totalmente le dimensioni di un’auto e molto altro ancora. In queste pagine trovate una serie di esempi concreti che mostrano “la magia” di DragGAN.
L’entusiasmo per DragGAN è alle stelle, ma attenzione a non confonderlo con altri strumenti di fotoritocco che qualcuno potrebbe (erroneamente, appunto) accostargli. A differenza infatti di Midjourney (giusto per citare un esempio noto), DragGAN non genera immagini da zero, le modifica. Ed è eccezionale in questo, almeno stando al materiale diffuso in rete fino a questo momento.
Come anticipato, DragGAN è un tool ancora lontano dall’essere completo ed è per questo che non è accessibile al pubblico. Bisogna pazientare ma le premesse, va detto, sono ottime.