L’italiana Aruba si aggiudica il dominio di primo livello .cloud battendo Google, Amazon e Symantec.
L’ICANN, organizzazione senza scopo di lucro che – tra i numerosi incarichi – si occupa dell’assegnazione degli indirizzi IP e svolge un’attività di gestione dei nomi a dominio di primo livello, ha infatti affidato ad Aruba la gestione del TLD (top-level domain) il cui nome è evidentemente molto affine ai servizi sui quali la società ha ampiamente basato il suo business.
Nell’elenco cronologico degli accordi stipulati da ICANN non sono ancora presenti riferimenti al dominio .cloud ma il provider aretino Aruba ha da poco confermato la notizia diramando una nota ufficiale.
Nell’articolo Nuovi domini di primo livello: cosa sono e come si registrano abbiamo illustrato le opportunità (ed anche i rischi) derivanti dalla “liberalizzazione” dei domini di primo livello.
Aruba non chiarisce in che modo sarà utilizzato il TLD .cloud. Certo, la società – diventata a pieno titolo registrar per il dominio .cloud – utilizzerà il nuovo TLD per migliorare ulteriormente la sua presenza online ma è altamente probabile che venga concessa a terzi la possibilità di registrare domini di terzo livello con “l’estensione” .cloud. Agendo da registrar, Aruba potrà contenere i costi ed avviare una serie di iniziative promozionali intorno al nuovo dominio.