Le parole pubblicate da Charles-H. Schulz sul blog di The Document Foundation – realtà costituita da volontari che si occupano di sviluppare e promuovere l’utilizzo della suite LibreOffice fatta derivare, almeno inizialmente, dal codice di OpenOffice.org (quello che, in gergo, si chiama un “fork“) – sembrano una risposta indiretta all’annuncio reso da Oracle nelle scorse ore.
Schulz ha voluto puntualizzare come The Document Foundation sia già un'”incarnazione” più evoluta di OpenOffice.org dal momento che l’organizzazione è stata voluta e creata da alcuni tra i membri di spicco della comunità di OpenOffice.org. “Lo sviluppo della comunità TDF e di LibreOffice stanno proseguendo così come previsto; siamo sempre a disposizione per accogliere nuovi membri e partner“.
Le dichiarazioni di Schulz (ved. questo post) arrivano a poca distanza dalla nota di Oracle con la quale la società comunicava formalmente l’intenzione di rendere OpenOffice.org un prodotto gestito unicamente dalla comunità. Non è però al momento chiaro se l’azienda di Larry Ellison intenda cedere l’uso del marchio OpenOffice.org, richiesta che fu inizialmente avanzata da The Document Foundation e successivamente bocciata.
Frattanto, prosegue lo sviluppo di LibreOffice tanto che la versione 3.4 dovrebbe essere distribuita, nella sua veste definitiva, a partire dal prossimo 2 maggio (la “beta 1” è stata appena rilasciata).