È stato lanciato il 1° aprile ma non si tratta di un pesce d’aprile. Cloudflare ha scelto la giornata odierna presentare Warp, un servizio VPN integrato con l’app utilizzabile per adoperare i DNS 1.1.1.1 anche mentre si fosse collegati alla rete dati dell’operatore di telefonia mobile: Cambiare DNS su Android e iOS con l’app Cloudflare.
Cloudflare aveva presentato i suoi DNS 1.1.1.1 esattamente un anno fa (Server DNS 1.1.1.1: Cloudflare lancia il nuovo servizio che punta sulla privacy). Questa volta la nota azienda statunitense specializzata nelle soluzioni CDN, nei servizi di sicurezza e nei DNS distribuiti, decide di integrare una VPN nella stessa app per la gestione dei DNS 1.1.1.1.
Finora, infatti, chi installava l’app 1.1.1.1 poteva usare i performanti server DNS Cloudflare (vengono descritti come il doppio più veloci rispetto a quelli di Google) anche collegandosi alla rete dati dell’operatore di telefonia mobile. Ciò è possibile permettendo la creazione e l’attivazione di un profilo VPN sul dispositivo in uso.
Tale profilo VPN serve unicamente per far transitare le richieste DNS attraverso i server Cloudflare ma non per stabilire una vera e propria connessione VPN remota (l’indirizzo IP pubblico, infatti, non cambia).
Gli utenti che installeranno l’app nel corso delle prossime settimane, invece, potranno decidere di far transitare tutto il traffico, generato da qualunque applicazione installata sul dispositivo mobile, attraverso un canale di comunicazione crittografato. Anche i dati scambiati attraverso il protocollo HTTP o usando app che non usano alcun algoritmo crittografico, saranno automaticamente protetti (ciò risulta particolarmente utile allorquando si utilizzassero reti sconosciute o comunque messe a disposizione da soggetti terzi) e l’indirizzo IP pubblico col quale ci si presenterà su qualunque server remoto sarà diverso rispetto a quello assegnato dall’operatore italiano.
Cloudflare ha spiegato che la tecnologia utilizzata per realizzare la sua VPN Warp è stata messa a punto rifacendosi al progetto opensource WireGuard, del quale abbiamo già parlato in passato: VPN gratis: cos’è e come funziona WireGuard con AzireVPN.
I portavoce dell’azienda sottolineano che l’obiettivo non era quello di realizzare l’ennesimo servizio VPN quanto, piuttosto, offrire uno strumento per proteggere i dati degli utenti che non fosse soltanto sicuro ma anche molto più performante rispetto agli attuali standard.
Ecco perché si è scelto non soltanto WireGuard (il cui funzionamento poggia su appena 4.000 righe di codice contro le 120.000 di OpenVPN) ma anche il protocollo QUIC di Google, che sarà la spina dorsale di HTTP 3: HTTP 3 non poggerà sul protocollo TCP ma su QUIC: cosa significa.
Il servizio VPN potrà essere provato solamente tra qualche settimana quando alcuni utenti dell’app 1.1.1.1 cominceranno a ricevere gli inviti.
Per “mettersi in coda”, basta installare l’app Cloudflare quindi toccare su Claim your spot for a faster Internet e, infine, Join the waitlist.
L’app 1.1.1.1 per Android è scaricabile cliccando qui; quella per iOS da qui.