Telecom Italia ha comunicato di aver ulteriormente esteso la copertura della nuova rete LTE 4G di TIM. La società ha dato il via alla commercializzazione delle sue offerte a banda ultralarga accessibili in mobilità in numerose città: la mappa della aggiornata della copertura è disponibile a questo indirizzo. Suggeriamo di cliccare sulla regione d’interesse quindi sulla provincia di appartenenza per ottenere l’elenco delle zone raggiunte dalla tecnologia LTE di TIM.
Gli interventi di TIM, che consentono ai possessori di una chiavetta 4G/LTE-compatibile o di un device in grado di supportare direttamente la nuova tecnologia di connessione di raggiungere – almeno sulla carta – una velocità di trasferimento dati sino a 100 Mbit/s in download e 50 Mbit/s in upload, si sono concentrati sull’area campana (Torre Annunziata, Portici, Trecase, Somma Vesuviana e San Giorgio a Cremano), sulla Toscana con Firenze e Scandicci, sulla Puglia (Foggia, Andria e Bitonto), sulla Lombardia (Monza, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Pero, Bovezzo, San Martino Siccomario e Travacò Siccomario), sul Lazio (Civitavecchia, Tivoli, Ladispoli, Anzio, Tarquinia, Pomezia e Montalto di Castro), sul Piemonte (Alessandria, Vercelli e Moretta), sul Veneto (Arcade, Marcon e Vigonza), sull’Umbria (Orvieto e Spello), sull’Emilia Romagna (Parma, Ferrara, Cesena, Imola e Castel Guelfo di Bologna) e sul Trentino (Riva del Garda, Rovereto, Isera e Nago-Torbole).
Interessate dalla novità anche Sardegna e Sicilia. La prima regione vede raggiunte da LTE con Cagliari, Sassari, Olbia, Baia Sardinia, Monserrato e Selargius. La Sicilia, invece, Agrigento e Messina.
Diventano così 190 i comuni serviti con la nuova tecnologia a banda larga equivalenti, secondo Telecom Italia, al 30% della popolazione nazionale.
I dettagli sulle offerte commerciali riservate ai clienti consumer sono pubblicati a questo indirizzo mentre qui le informazioni per le realtà aziendali.
L’utilizzo del termine “4G”, comune a tutti gli operatori telefonici nazionali ed internazionali, per riferirsi alla tecnologia di connessione LTE è ormai tollerato anche dall’ITU (“International Telecommunication Union Radiocommunication Sector“), agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa della definizione degli standard utilizzati nelle telecomunicazioni. LTE, infatti, non è ancora propriamente uno standard 4G perché si colloca a metà strada tra le tecnologie 3G (ad esempio, UMTS, HSPA, HSPA+ e Mobile WiMAX) e quelle della generazione successiva, ancora in fase di sviluppo e recentemente approvate dall’ITU (si tratta di LTE Advanced e di WiMAX-Advanced). Nell’articolo ITU: WiMax e LTE un’evoluzione ma non sono “4G”, una delle prime prese di posizioni da parte dei membri dell’ITU: con l’intento di porre fine alla confusione tra l’utilizzo per scopi di marketing del termine 4G e la vera classificazione come 4G, l’ITU ha deciso – a fine 2010 – di applicare il termine 4G anche all’LTE (vedere questo comunicato ufficiale).