DisplayPort è uno standard di interfaccia video digitale promosso da VESA (Video Electronics Standards Association). Viene utilizzato principalmente per collegare una sorgente video a un dispositivo di visualizzazione come un monitor ma permette anche di usare lo stesso cavo per trasportare audio e dati; è inoltre per computer, ma può anche trasportare audio e dati.
In un altro articolo abbiamo visto cos’è DisplayPort e le differenze tra le versioni.
Adesso che VESA sta spingendo perché sempre più dispositivi sul mercato abbraccino DisplayPort 2.0, l’associazione nata nel 1989 sotto la spinta di NEC e che oggi conta decine di membri ha presentato due nuove certificazioni UHBR (Ultra High Bit Rate): UHBR DP40 e UHBR DP80.
L’obiettivo è scongiurare la confusione introdotta con lo standard HDMI 2.1: nel caso di DisplayPort 2.0 i consumatori sapranno subito, per via dell’applicazione di un’etichetta, se un cavo supporta massima risoluzione e frequenza di refresh.
Come sappiamo, DisplayPort 2.0 può offrire un throughput massimo di 80 Gbps; un balzo in avanti enorme rispetto ai 32,4 Gbps di DisplayPort 1.4.
Una specifica tecnica che permette usi estremi come il supporto per contenuti video 16K con compressione DSC, 10K senza compressione e di due monitor 8K HDR a 120 Hz.
I cavi DP40 dovranno implementare UHBR10 (10 Gbps) su ogni canale permettendo l’ottenimento di una larghezza di banda fino a 40 Gbps su quattro canali.
I cavi DP80 dovranno garantire UHBR20 (20 Gbps) con una velocità massima 80 Gbps ma anche prestazioni intermedie UHBR13.5 per un totale di 54 Gbps sul singolo cavo.
Il dato sulla larghezza di banda porta con sé ulteriori effetti: la frequenza di refresh teorica con un flusso video 4K in Windows ricorrendo a DisplayPort 2.0 è di 569 Hz con DisplayPort 2.0 e UHBR13.5 ma se si passa a UHBR20 la frequenza di aggiornamento dello schermo passa a ben 749 Hz. Ovviamente non ci sono monitor e schede grafiche che la supportano ma l’esempio è comunque di rilievo.
I cavi dotati di certificazione UHBR DP40 e UHBR DP80 saranno disponibili con connettori DisplayPort, mini-DisplayPort e USB-C.
VESA fa sapere che diversi cavi sono già stati certificati (compresi quelli di aziende come Accell, Bizlink e WIZEN) e attualmente in produzione; altri sono in cantiere e arriveranno sul mercato in seguito. Tutti i cavi sono inoltre retrocompatibili.