Disney+ imita Netflix: si avvicina il blocco della condivisione delle password

Dopo aver ascoltato alcune indiscrezioni durante gli scorsi giorni, arrivano ulteriori conferme sulle volontà di Disney+.
Disney+ imita Netflix: si avvicina il blocco della condivisione delle password

No, Netflix non è l’unica piattaforma di streaming che ha deciso di annullare la condivisione degli account. Disney+, un altro gigante dello streaming infatti ha intenzione di iniziare presto a fare lo stesso limitando la possibilità di condividere le password con persone al di fuori del nucleo familiare. Già durante le scorse settimane si era parlato di questa situazione, con alcune indiscrezioni che erano trapelate sul web proprio a riguardo.

Ora, secondo fonti più vicine, tutto ciò sarebbe stato confermato dal CEO di Disney+, Bob Iger durante una recente conference call riguardante i guadagni. Il CEO ha parlato chiaro: tutto dovrebbe avere luogo a partire da settembre di quest’anno.

Disney+ vuole annullare la condivisione delle password fuori dal nucleo familiare

Stando a quanto dichiarato, l’attività di streaming di Disney in generale ha cominciato finalmente a generare dei guadagni proprio durante questi ultimi mesi: si parla di circa 47 milioni di dollari dalle sue piattaforme di streaming che sono Disney+, ESPN Plus e Hulu.

Questo discorso fu aperto già diversi mesi fa. A febbraio infatti Disney affermò che stava lanciando piani di condivisione a pagamento e alcuni utenti furono addirittura informati. Ora tutto sta cambiando in corso d’opera.

Dato il recente annuncio dell’azienda di voler annullare la condivisione delle password, è lecito supporre che i primi clienti ad accorgersi del cambiamento, saranno quelli negli Stati Uniti. Detto questo, non si ha attualmente un’idea di quanto costerà la condivisione a pagamento. In molti si aspettano che Disney adotti una strategia simile a quella di Netflix, con una somma da pagare per ogni utente che si aggiunge al piano, chiaramente oltre al prezzo dell’abbonamento. Almeno per il momento si tratta solo di parole, ma il fatto che siano arrivate conferme dal CEO porta a pensare che non ci sia scampo. Seguiranno comunque aggiornamenti nelle prossime settimane.

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