Conosciutissima per il suo software “di bandiera” per la deframmentazione del disco fisso, Diskeeper ha concesso ad Asus l’utilizzo della tecnologia HyperBoot. L’azienda taiwanese installerà HyperBoot sulla sua linea di netbook Eee PC oltre che su alcuni portatili dotati di Windows XP.
Diskeeper starebbe poi guardando ad ulteriori accordi con altri produttori di personal computer e dispositivi hardware, sempre per quanto riguarda la tecnologia HyperBoot, frutto di sei mesi di lavoro. Il software messo a punto da Diskeeper altera l’ordine con cui le applicazioni ed i servizi sono caricati dal sistema operativo in modo tale da ridurre al minimo e ritardi in fase di avvio e massimizzare l’efficienza di Windows.
Un personal computer sul quale sia stato attivato HyperBoot utilizzerà tutta la potenza di calcolo offerta dalla CPU in fase di avvio in modo tale da ridurre le tempistiche di boot. Inoltre, HyperBoot provvederà a riarrangiare sul disco fisso i file che sono utilizzati subito dopo l’accensione del personal computer, sempre con l’obiettivo di guadagnare secondi preziosi.
Come sottolineano i tecnici di Diskeeper, azienda che ha venduto ben 36 milioni di copie del suo software di deframmentazione, l’attività di ottimizzazione svolta da HyperBoot non si limiterà al primo avvio del personal computer ma proseguirà in tempi successivi. Il software, inoltre, dovrebbe ridurre l’attesa per lo spegnimento completo del sistema del 10%.
La prima versione di HyperBoot era ottimizzata esclusivamente per Windows XP e per gli hard disk di tipo tradizionale. La seconda versione, offerta in questo momento ai produttori di personal computer, è compatibile con Windows 7 e supporta anche i dischi a stato solido (SSD; Solid-state drive).
HyperBoot non modifica i driver di sistema del personal computer né opera degli interventi a livello BIOS.