Discord, nota piattaforma VoIP particolarmente popolare nel contesto del gaming, sta per cambiare in modo alquanto drastico le sue strategie di mercato.
Se finora l’app non ha sfruttato sistemi pubblicitari, secondo il Wall Street Journal ciò è destinato a cambiare già nel breve periodo. La piattaforma, a quanto pare, proporrà presto delle promozioni, sfruttando la filosofia nota come gamification.
In poche parole, Discord offrirà una sorta di gioco, chiamato Quest, attraverso sui sarà possibile visualizzare le pubblicità degli inserzionisti.
Le missioni proposte agli utenti con Quest richiedono l’utilizzo di uno specifico gioco, con attività da svolgere all’interno del titolo, con un sistema di premi che dovrebbe invogliare l’utente a partecipare a tale attività.
I giocatori, a seconda di dati anagrafici, posizione geografia e videogiochi utilizzati più di frequente, potrebbero vedersi assegnate missioni di diversa natura. L’introduzioni delle missioni relative a Quest, secondo quanto emerso, dovrebbe iniziare nel corso del mese corrente, ovvero aprile 2024.
Discord e annunci pubblicitari: la piattaforma punta sulla strategia della gamification
Come appare ovvio, Discord offre la possibilità di partecipare o meno a Quest. Trattandosi di una piattaforma focalizzata sul gaming, però, appare chiaro tale scelta di marketing sia tutt’altro che fuori luogo.
Nonostante ciò, al momento l’accoglienza che sarà riservata a Quest resta un’incognita. Secondo quanto affermato da Meghana Dhar, consulente tecnologico e investitore, il servizio è stato “Promosso come una piattaforma senza pubblicità, quindi questo cambiamento potrebbe avere un impatto sulla fiducia degli utenti e potenzialmente indurli a iniziare a cercare un’alternativa“.
Discord è stato rilasciato nel 2015 e, fin dal suo debutto online, è divenuto una presenza costante nelle community di videogiocatori. Con il 2020 e la ben nota pandemia, l’app ha ampliato la sua popolarità, andando oltre i confini relativi al gaming.
Il successo ottenuto non ha portato solo a tagliare il prestigioso traguardo dei 100 milioni di utenti, ma anche a un tentativo di acquisizione da parte di Microsoft (poi non andato a buon fine).