Secondo quanto riportato dal Washington Post, la nota applicazione Discord sembra essere stata bannata dal governo russo. La piattaforma incentrata sulle chat, si va dunque ad accodare a Facebook e X, oscurate in Russia dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.
Stando alla testata giornalistica americana, questo tipo di intervento risulta alquanto disorientante. Sembra che Discord sia infatti stato utilizzato in passato come principale canale per coordinare le comunicazione dell’esercito. Al momento attuale non è dato sapere se l’esercito ha adottato altre applicazioni per coordinare le proprie operazioni.
La motivazione ufficiale del ban, secondo l’autorità di regolamentazione di Internet russa, sarebbe stata l’individuazione di materiale relativo a presunti abusi sessuali su minori. Sebbene questo tipo di intervento del Cremlino possa risultare soprendente, in realtà ha un precedente non di poco conto.
Non solo la Russia: anche la Turchia blocca Discord
La Turchia, giusto qualche giorno fa, ha bloccato l’app dopo che Discord ha rifiutato di condividere i dati degli utenti con il governo.
Dal canto suo Discord ha affermato semplicemente di essere a conoscenza, attraverso segnalazioni, del blocco dell’app nel territorio dei due paesi. In merito a tale condizione, la piattaforma sta indagando per capire cosa sta realmente succedendo.
Giusto qualche giorno fa, la televisione di stato russa è stata attaccata da un gruppo hacker filo ucraino che, per qualche ora, ha impedito le trasmissioni streaming dell’emittente. Nel contesto del conflitto tra Russia e Ucraina, questo è solo l’ultimo episodio di una guerra che, come nessun’altra prima, viene combattuta anche sul Web.