Nei giorni scorsi ha fatto molto discutere l’operato di Spy.pet, servizio che lavorava estraendo dati da Discord per poi rivenderli, eludendo la maggior parte di regole per quanto riguarda privacy e riservatezza. Il polverone rispetto al suo operato, a quanto pare, ha portato a una reazione decisa da parte della piattaforma “vittima” di questo sistema.
Il sito in questione ha iniziato le sue attività lo scorso mese di novembre, raccogliendo i messaggi da oltre 14.000 server Discord, per un totale di quasi 620 milioni di utenti coinvolti loro malgrado. Spy.pet, una volta raccolte queste informazioni, le rivendeva a Forze dell’Ordine, privati o aziende che addestravano modelli di Intelligenza Artificiale. Dopo lo scandalo scoppiato online, ha prendere le redini della situazione è stato proprio Discord, che ha di fatto bloccato questo tipo di attività sulla propria piattaforma.
L’app di messaggistica, infatti, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, annunciando l’eliminazioni di Spy.pet in virtù della violazione dei propri Termini di servizio e delle linee guida della community. Oltre al ban degli account collegati alle attività di tale piattaforma, viene inoltre annunciata l’intenzione di valutare azioni legali appropriate.
Spy.pet: arriva lo stop (definitivo?) di Discord
Secondo quanto affermato, le operazioni di scraping dei dati veniva effettuato da diversi account. Questi accedevano a server Discord aperti al pubblico (o comunque con un link di invito facile da ottenere). Una volta che gli account Spy.pet accedevano alle chat, raccoglievano qualunque tipo di dato presente su di esse.
Nonostante, con tutta probabilità, nessun utente offrisse dati sensibili su una chat pubblica, le operazioni di tale piattaforma restano un grave attacco a livello di privacy. A questo punto va capito come e se Discord dimostrerà l’intenzione di agire in modo serio verso l’operato di Spy.pet.
D’altro canto, mantenere la propria privacy online è, al giorno d’oggi, una vera impresa. Nonostante esistano strumenti appositi, capaci di offrire adeguate garanzie, gli utenti devono mantenere sempre alta l’attenzione ed evitare di condividere dati sensibili, tanto su Discord quanto su qualunque altra piattaforma.