Il blocco di un sito web utilizzato da milioni di utenti di tutto il mondo è una misura sproporzionata anche quando dovesse essere rinvenuto un limitato numero di violazioni delle norme a tutela del diritto d’autore. È questo, in sostanza, quanto hanno stabilito i giudici del Tribunale di Roma (Sezione del Riesame) esaminando il caso di un sito di hosting straniero che si era visto bloccare gli accessi dall’Italia.
Secondo i togati del tribunale della capitale, quindi, una restrizione può essere applicata solo sui link pubblicati in violazione del copyright ma non sull’intero sito web.
Fulvio Sarzana, uno dei massimi esperti italiani di tematiche legate ai diritti fondamentali e rete Internet, spiega dalle colonne del suo blog, che la decisione del Tribunale di Roma conferma l’orientamento della giurisprudenza italiana anche in tema di proporzionalità.
Sarzana ricorda come le posizioni più volte espresse dai giudici della Penisola cozzino con quanto prescritto nel Regolamento sul diritto d’autore, recentemente approvato da AGCOM (vedere questi articoli). Il legale ricorda infatti come AGCOM, in caso di violazioni perpetrate attraverso siti web stranieri, ordini il blocco dell’intero sito Internet.
Nel caso di specie, l’ordine di disabilitazione all’accesso dall’Italia era stato impugnato da uno dei più famosi siti di file hosting a livello internazionale: i legali del sito avevano contestato proprio la mancata proporzionalità della decisione osservando come fosse sconsiderato bloccare un intero sito, con milioni di utenti che caricano e condividono file assolutamente legittimi, quando la violazione è limitata ad alcuni link.