Sebbene la discussa sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in tema di diritto all’oblio abbia visto coinvolta Google, quanto deciso dai giudici lussemburghesi non si applica esclusivamente al motore di ricerca di Mountain View (vedere gli articoli Diritto all’oblio, Google vuole un comitato di esperti e Diritto all’oblio, Google rimuove i link ma solo in Europa).
Da Microsoft si fa presente come l’azienda intenda adeguarsi alla decisione della corte pubblicando il suo modulo online per la richiesta di rimozione di contenuti da Bing, il motore di ricerca del colosso di Redmond.
La data della pubblicazione del modulo è ancora incerta dal momento che Microsoft sembra doversi coordinare con i tecnici di Yahoo! che sfruttano proprio il motore di ricerca Bing per molti dei servizi proposti agli utenti.
Per il momento i portavoce di Microsoft non si sono espressi sulle modalità con cui saranno gestite le segnalazioni degli utenti.
Secondo StatCounter, Bing deterrebbe in Europa meno del 3% del traffico relativo ai motori di ricerca (l’11% nel Nord America) mentre Google, sempre nel vecchio continente, monopolizzerebbe le ricerche sul web con oltre il 92%.