Sono passati appena pochi giorni da quando Microsoft ha reso disponibile il pacchetto di sviluppo per interfacciarsi con le nuove API DirectStorage per Windows 11 e Windows 10.
Fondamentalmente DirectStorage sposta il carico di lavoro dalla CPU alla GPU quando si gestiscono i dati che arrivano dalle unità di archiviazione. Usando la sezione grafica dedicata per questo compito i dati vengono ad esempio passati dall’unità SSD alla RAM e da lì direttamente alla VRAM utilizzata dalla scheda video.
Il risultato è che le applicazioni in esecuzione sul sistema possono così beneficiare di una larghezza di banda molto più ampia, velocizzare la decompressione dei dati su SSD e ridurre il carico del processore.
Dal rilascio di DirectStorage in versione finale alcuni sviluppatori non ci hanno messo molto per mostrare i risultati dei primi test.
I giapponesi di Luminous Productions (Square Enix) hanno dimostrato numeri che fanno impressione.
Il miglioramento nei tempi di caricamento dei videogiochi su PC con DirectStorage rispetto alle tradizionali API Win32 raggiunge il 70% quando si usa un’unità a stato solido NVMe collegata all’interfaccia PCIe.
Prestazioni nettamente aumentate si notano anche quando si usano SSD collegati all’interfaccia SATA o anche i più classici hard disk.
DirectStorage è infatti un’API studiata per assicurare massima compatibilità con qualunque supporto di archiviazione dati: le prestazioni migliori e il balzo in avanti più marcato si notano però servendosi di SSD PCIe.
Gli sviluppatori dovranno supportare DirectStorage (parte integrante delle librerie DirectX 12) nei loro giochi ma la differenza sarà davvero tangibile come si vede esaminando i dati condivisi da Luminous Productions.
Va detto che le API DirectStorage, derivate dalla tecnologia introdotta con la console Xbox di precedente generazione sono disponibili sia su Windows 11 che su Windows 10 ma sono con il sistema operativo Microsoft più recente si potrà contare sulle migliori prestazioni possibili.
In un altro articolo abbiamo visto cos’è e come funziona NVMe.