Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha tacitato Google respingendo le accuse mosse nei confronti di Internet Explorer 7. Secondo i responsabili della società fondata da Page e Brin, l’intento di Microsoft è quello di legare strettamente la nuova versione del browser al suo “MSN Search” mettendo in atto una pratica tesa ad escludere i concorrenti.
Dopo aver valutato la nuova casella di ricerca di IE7, il Dipartimento di Giustizia ha concluso come questa rispetti le scelte degli utenti e possa essere liberamente personalizzata. Sebbene IE7 possa in talune circostanze porre il servizio MSN Search come motore di ricerca predefinito – sempre secondo il Dipartimento di Giustizia USA – la funzionalità non viola i termini dell’accordo antitrust stipulato con i vari governi. L’analisi pubblicata spiega inoltre come ai produttori OEM sia permesso impostare il motore di ricerca di default e come lo stesso IE7 disponga di un metodo relativamente diretto per regolare il comportamento della casella di ricerca. Il numero di passi richiesti per effettuare una modifica del motore di ricerca predefinito è infatti lo stesso sia in Internet Explorer 7 che in Mozilla Firefox: sono cinque le operazioni da compiere. La questione potrebbe comunque riaprirsi in sede europea mentre, negli Stati Uniti, sembrerebbe già archiviata.
Il testo completo delle decisioni del Dipartimento è consultabile facendo riferimento a questa pagina.
Dipartimento di Giustizia USA: nessuna violazione in IE7
Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha tacitato Google respingendo le accuse mosse nei confronti di Internet Explorer 7.