Apprezzato per la sua versatilità, OBS Studio (Open Broadcaster Software) è un software open source gratuito utilizzato per la registrazione e lo streaming video in diretta. Consente di catturare video e audio da più sorgenti, combinandoli in un’unica trasmissione. Grazie al supporto per i plugin, OBS offre funzionalità avanzate come la personalizzazione delle scene, le transizioni dinamiche e il controllo completo del flusso audio-video. Molto popolare tra content creator, streamer e professionisti, OBS è compatibile con diverse piattaforme, incluse YouTube, Twitch e Facebook Live. A luglio 2024, gli sviluppatori di OBS hanno introdotto un’importante novità chiamata Hybrid MP4: cos’è e quali sono le principali differenze rispetto al formato MP4 tradizionale?
Cosa cambia tra Hybrid MP4 di OBS e il formato MP4 tradizionale?
Il formato MP4, che tutti oggi conosciamo, affonda le sue radici nel QuickTime File Format (QTFF) sviluppato da Apple negli anni ’90 (estensione .mov
). QTFF nacque con il preciso obiettivo di gestire i contenuti multimediali in maniera efficiente.
Nel 2001, l’ISO (International Organization for Standardization) adottò l’MP4 come standard, basandosi proprio sulle specifiche di QTFF. Alla base di MP4 rimase da allora il sistema che poggia sull’utilizzo di “box” o “atomi”, elementi utilizzati per organizzare e gestire i dati multimediali in modo modulare e facilmente estensibile.
MP4, tuttavia, presenta alcune limitazioni significative, soprattutto legate alla posizione del moov box, oggetto che contiene informazioni essenziali per la riproduzione del video. Il moov box è scritto alla fine del file, il che comporta rischi considerevoli: se durante la registrazione si verifica un problema inatteso, come un’interruzione di corrente o un crash del software, il file MP4 risulta di fatto inutilizzabile.
La frammentazione nei file MP4
Per risolvere il problema descritto in precedenza, qualche tempo fa lo standard approvato dall’ISO è stato oggetto di revisione con l’introduzione della tecnologia Fragmented MP4. I dati multimediali sono opportunamente frammentati in modo tale che il file rimanga leggibile anche in caso di arresto anomalo durante la registrazione.
La frammentazione, tuttavia, introduce altri problemi: alcuni software non supportano adeguatamente questo formato e il recupero delle informazioni sulla durata del file o il suo accesso su unità di rete può risultare più lento.
Piattaforme come Netflix fanno abbondantemente uso della tecnica di frammentazione dal momento che per lo streaming i vantaggi sono concreti: basti leggere qualche documento su HLS e DASH. HLS, sviluppato da Apple, divide i contenuti video in piccoli segmenti e li trasmette tramite HTTP. Supporta la trascodifica adattiva, che permette di cambiare la qualità dello streaming in base alla velocità della connessione dell’utente.
DASH, uno standard aperto simile a HLS, funziona in modo adattivo, suddividendo il video in segmenti e scegliendo la qualità migliore in base alla rete. È compatibile con vari dispositivi e piattaforme.
La soluzione proposta da OBS con il formato Hybrid MP4: come funziona
OBS ha scelto di “prendere il meglio” dell’approccio basato sulla frammentazione. Hybrid MP4 funziona come un Fragmented MP4 durante la registrazione, scrivendo frammenti separati che possono essere recuperati anche in caso di interruzioni.
Una volta completata la registrazione, OBS esegue una procedura di “soft remuxing“, che aggiunge un moov box al termine del file, rendendolo compatibile con i software che supportano solo il formato MP4 tradizionale. In pratica, il contenuto può essere gestito sia come file frammentato che come file MP4 convenzionale.
I vantaggi sono notevoli: Hybrid MP4 consente un’elevata tolleranza agli errori durante la registrazione, mantenendo al contempo un alto livello di compatibilità con la maggior parte dei software di editing video. Inoltre, OBS ha introdotto funzionalità aggiuntive come l’integrazione di metadati avanzati (ad esempio, marcatori di capitolo e impostazioni dell’encoder), oltre alla gestione di file con dimensioni superiori ai 4 GB.
Impatto sul settore e sviluppi futuri
L’implementazione del formato Hybrid MP4 da parte di OBS ha avuto un impatto significativo: già a distanza di pochi giorni dopo l’introduzione di questa funzione, un aggiornamento è stato proposto anche al progetto FFmpeg al fine di integrare una tecnologia simile.
Quanto avvenuto dimostra come la soluzione abbia catturato l’attenzione della comunità open source e possa aprire la strada a ulteriori miglioramenti in termini di stabilità e compatibilità nei formati di file video.
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