Dieci giorni di festeggiamenti per celebrare la nascita, esattamente dieci anni fa, delle Creative Commons licenze che si ispirano al modello di copyleft, già diffusosi negli anni precedenti, che si basa sulla concessione da parte dell’autore di un’opera del diritto a riprodurla, utilizzarla e modificarla liberamente. Le licenze Creative Commons, presentate al pubblico il 16 dicembre 2002, possono essere considerate un po´ come l’equivalente della GNU GPL e della GNU LGPL per quanto riguarda il software libero (Opensource, software libero e proprietario: una visione d’insieme).
L’autore di una qualunque opera dell’ingegno può scegliere quali licenza utilizzare ed esprimere, in modo chiaro, quali libertà e permessi intende accordare (libertà di copiare, distribuire o trasmettere l’opera; libertà di riadattarla; permesso di copiare, disribuire, mostrare ed eseguire copie dell’opera a patto che venga citata la fonte, di farne un uso personale e non commerciale, di non creare opere derivate, di condividere l’opera con la stessa licenza).
A questo indirizzo chiunque può scgliere la licenza Creative Commons con la quale distribuire il proprio lavoro.
Creative Commons, ente senza fini di lucro fondati nel 2001 negli Stati Uniti, fornisce una versione della licenza redatta nelle varie lingue in modo che si adatti al contesto giuridico di ciascuna nazione del mondo.
Le celebrazioni, che iniziano oggi (questo il sito ufficiale) e proseguiranno fino al 16 dicembre, saranno affiancate da tutta una serie di iniziative che si terranno su scala planetaria.