DeepSeek: in arrivo nuova rivoluzione AI grazie ai modelli auto-miglioranti

I modelli AI auto-miglioranti saranno il futuro? DeepSeek si prepara a rendere concreta questo "nuovo" approccio.
DeepSeek: in arrivo nuova rivoluzione AI grazie ai modelli auto-miglioranti

Se DeepSeek ha causato un terremoto nell’universo dell’Intelligenza Artificiale, la sua influenza in tale settore non sembra destinata a terminare.

In un articolo riportato da Bloomberg, è stato riportato come ricercatori della compagnia, in collaborazione con gli esperti della Tsinghua University, si stanno preparando a lanciare sul mercato un nuovo concetto, ovvero i modelli auto-miglioranti.

La tecnologia che sta alla base di questo concetto è chiamata self-principled critique tuning (SPCT) che viene impiegata con un approccio è noto come generative reward modeling (GRM). Di fatto, il modello AI in questione ottiene un ciclo di feedback in tempo reale, con la capacità di un graduale miglioramento autonomo.

Allo stato attuale un modello richiede molto tempo e risorse per essere migliorato, mentre il sistema di DeepSeek propone un sistema interno allo stesso che permette di migliorare le risposte fornite agli utenti. Gli esperti coinvolti nel progetto parlano di una prossima generazione di modelli AI, con DeepSeek-GRM che potrebbe rappresentare il primo progetto che si basa sul sistema auto-migliorante.

DeepSeek e i modelli auto-miglioranti: un’idea nata nel 1965

L’idea di modelli auto-miglioranti ha scatenato entusiasmo in alcuni esperti e grande scetticismo in altri. Per esempio, l’ex CEO di Google Eric Schmidt, ha sostenuto la necessità di creare un kill switch per mantenere il controllo di questi sistemi, che sarebbero altrimenti manipolabili.

Il concetto di un’AI che si auto-migliora non è un qualcosa di totalmente nuovo, anzi. L’idea di una macchina ultra-intelligente in grado di migliorarsi in realtà risale al matematico I.J. Good, con un’idea espressa dallo stesso nel lontano 1965. Nel 2007, l’esperto di AI Eliezer Yudkowsky ha ipotizzato Seed AI, un’a piattaforma progettata per l’auto-comprensione, l’auto-modifica e l’auto-miglioramento ricorsivo.

Più di recente, test interni di Meta sul suo modello AI Llama 2 hanno visto l’adozione di una nuova tecnica di “auto-ricompensa” che permette alla piattaforma di superare i propri limiti.

Anche Google non è troppo indietro in questo ambito: in uno studio pubblicato sulla rivista Nature pochi giorni fa, gli esperti di Google DeepMind hanno presentato un algoritmo AI chiamato Dreamer che può auto-migliorarsi, utilizzando il celebre videogioco Minecraft come dimostrazione delle sue potenzialità.

Finora si tratta di tentativi ed esperimenti limitati come portata ma, a quanto pare, DeepSeek sembra avere intenzione di lanciare in modo definitivo questa filosofia, segnando un passo fondamentale nello sviluppo di questa tecnologia.

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