Un’altra celebrità è caduta vittima dei deepfake. Alcune immagini esplicite della cantante Taylor Swift stanno circolando online, suscitando l’indignazione degli utenti.
Nel caso specifico, le immagini hanno cominciato a circolare nella giornata di ieri attraverso X. Nonostante alcuni contenuti di questo tipo siano stati rimossi, altri sono tutt’ora presenti sul social network. Secondo quanto riferito dal sito The Verge, alcune delle immagini rimosse, in circa 17 ore, hanno raccolto qualcosa come 45 milioni di visualizzazioni.
Non solo: il termine “Taylor Swift AI” proposto da X ha ulteriormente favorito la diffusione delle immagini, senza che nessuno ne bloccasse la diffusione. Alla viralità sul servizio noto una volta come Twitter è poi seguita quella su altre piattaforme come Facebook, Instagram e Reddit.
Taylor Swift vittima di deepfake: le immagini esplicite sono apparse su X ma poi si sono diffuse ovunque
Alcuni dei suddetti servizi, come X, teoricamente vietano le immagini generate dall’Intelligenza Artificiale. Nonostante ciò, la difficoltà nel rilevare questo tipo di contenuti, rende l’applicazione del divieto ancora poco efficace. Per quantità e diffusione delle immagini espliciti riguardanti Taylor Swift, ad oggi non è possibile sapere quanti sono i contenuti generati e diffusi online.
Seppur con colpevole ritardo, X è intervenuto sospendendo account per la condivisione delle immagini. D’altra parte, i fan della cantante hanno cercato di arginare il fenomeno pubblicando una marea di foto reali dell’artista, cercando di “diluire” la presenza dei deepfake nelle ricerche.
I legali di Taylor Swift e X, almeno al momento, non hanno ancora rilasciato commenti ufficiali su quanto accaduto ma appare chiaro come, con tutta probabilità, vi saranno mosse legali a tal proposito.
Di certo, i deepfake rispetto ad artisti famosi non è di certo una novità. Ironia della sorte, persino Elon Musk è stato di recente vittima di questa pratica, con la sua immagine sfruttata per diffondere una truffa online. Il caso di Swift, per risonanza, potrebbe finalmente spingere le autorità a trovare leggi più incisive nel contrastare questo fenomeno così spiacevole.