Dal suo boom, con l’apparizione sul mercato di ChatGPT, l’Intelligenza Artificiale ha iniziato a trasformare profondamente il mercato del lavoro.
Quello che possiamo definire come un vero e proprio tsunami sta travolgendo qualunque tipo di settore, dai lavori manuali a quelli ad alta specializzazione. Secondo un rapporto della Goldman Sachs del 2023, l’AI potrebbe automatizzare fino al 46% dei compiti amministrativi e il 37% di quelle ingegneristici. Con il recente lancio di Deep Research di ChatGPT, queste percentuali sembrano però destinate ad aumentare ulteriormente.
Min Choi, utente X che si occupa di AI, ha fatto un test molto interessante su Deep Research, chiedendo a ChatGPT un elenco di lavori che potrebbe svolgere e la probabilità che, in futuro, potrà sostituire in tali mansioni gli esseri umani.
Deep Research mostra i mestieri destinati a ridimensionarsi a causa delle sue capacità
Deep Search ha analizzato 24 fonti in 7 minuti, creando un resoconto accurato.
Maggiormente a rischio sembrano essere i commercialisti, con l’AI che potrebbe occuparsi della nostra prossima dichiarazione dei redditi nel 98% dei casi. A tal proposito, come ricordato da ChatGPT, esistono già software fiscali che svolgono compiti simili grazie all’AI.
Altre mansioni potenzialmente a rischio sembrano essere:
- Addetti a immissione dati;
- Specialisti telemarketing;
- Legali;
- Correttori di bozze;
- Copywriter;
- Social Media Manager;
- Traduttori;
- Analisti;
- Agenti di viaggio.
Molte di queste mansioni, già prima di Deep Research, erano potenzialmente a rischio. Le nuove abilità dell’AI e la tendenza di sviluppo dei relativi strumenti, sembrano lasciare poco spazio di manovra a chi opera in questi settori.
Ciò non significa che chi lavora in questi ambiti è spacciato. Di certo, il numero di persone impegnate in questo settore è destinato a diminuire e, per sopravvivere, saranno importanti le cosiddette soft skill come il pensiero critico, le capacità comunicative, la gestione del tempo e simili abilità.