L’Intelligenza Artificiale è uno strumento straordinario, che può arrivare persino a prevedere quanto vivremo. L’app Death Clock, che si affida proprio a questa tecnologia, raccoglie una serie di dati sull’utente per poi proporre le sue aspettative di vita.
Creata da Brett Franson, l’applicazione rappresenta la rivisitazione di un precedente software del 2006 che svolgeva la stessa funzione. Grazie all’integrazione dell’AI, Death Clock è diventato uno strumento molto più potente e, almeno teoricamente, preciso. L’app in questione, disponibile tanto su Google Play quanto su App Store, propone diverse domande all’utente che riguardano svariati aspetti della sua vita.
Si passa dai più generici, come età, razza e sesso biologico, fino alla durata del sonno, al tempo trascorso seduti in un giorno e alle abitudini alimentari.
Death Clock è un’app molto interessante ma ancora da affinare
L’app Death Clock può essere utilizzata anche senza account, anche se è necessario iscriversi per ottenere il responso dell’AI.
Nonostante le ottime premesse, lo strumento è ancora tutt’altro che preciso. Alcuni test hanno portato a risultati alquanto ottimistici, superiori al secolo di vita. D’altro canto, al momento i dati con cui è stata alimentata l’AI sono solo quelli di 1.200 persone, dunque un campione alquanto ristretto. In futuro è probabile che Brett Franson amplierà il database di informazioni, rendendo l’app molto più precisa.
Nel frattempo, lo sviluppatore ha trovato un ottimo modo per far fruttare Death Clock. Con un abbonamento di poco inferiore ai 40 euro all’anno, l’app offre una serie di consigli e articoli per prolungare la vita dell’utente, inclusi promemoria per eventuali visite.
Questo utilizzo inusuale dell’AI è solo una delle tante applicazioni inaspettate di questa tecnologia. A tal proposito, per esempio, possiamo ricordare il software in grado di leggere a voce i PDF con la voce di alcune star cinematografiche del passato.