È risaputo che i dati degli utenti sono la più grande ricchezza per aziende come Meta. I dati Facebook rappresentano una risorsa inestimabile e per questo motivo le Autorità richiamano spesso le cosiddette aziende over-the-top prescrivendo loro di gestire e proteggere quelle stesse informazioni in modo adeguato.
Il termine over-the-top (OTT) si riferisce a un modello di distribuzione e fornitura di contenuti, servizi e prodotti attraverso Internet, bypassando le tradizionali reti di distribuzione o provider di servizi. In sostanza, i player OTT offrono direttamente i loro prodotti o servizi agli utenti finali attraverso la connessione a Internet, senza dover passare attraverso intermediari o canali di distribuzione tradizionali.
Meta ha rivelato che i dati di Facebook caricati online dagli utenti sono utilizzati, nel loro complesso, per addestrare e migliorare il modello LLM (Large Language Model) Llama 2. I modelli LLM utilizzano algoritmi di deep learning per elaborare e comprendere il linguaggio naturale. Un LLM è un tipo di modello di intelligenza artificiale progettato per comprendere e generare testi; è basato sull’apprendimento automatico a partire da enormi quantità di testo provenienti da diverse fonti. L’obiettivo è quello di arrivare allo sviluppo di un modello LLM abile nella “comprensione” del contesto, della semantica e delle strutture grammaticali propri del linguaggio umano.
Sviluppatori, professionisti e aziende possono servirsi dei modelli LLM per gestire un ampio ventaglio di compiti che coinvolgono l’uso del linguaggio naturale: traduzione automatica, generazione di testi, risposta a domande, sintesi vocale e molto altro ancora.
Nel suo Centro sulla privacy Meta spiega cos’è l’IA generativa e come ottiene i dati per l’addestramento del modello. La società di Mark Zuckerberg si serve delle informazioni disponibili al pubblico così come delle “informazioni provenienti dai suoi prodotti e servizi – Facebook, Threads e Instagram – per addestrare gli algoritmi di intelligenza artificiale generativa“.
Come evitare che Meta utilizzi i dati di Facebook per addestrare i suoi modelli LLM
Per modificare il modo con cui Meta utilizza i dati, sono adesso disponibili due opzioni. La sezione Controlla la tua attività fuori da Facebook (OFA) consente di stabilire su quali contenuti si è fatto “Mi piace” e controllare quante di queste cose il social network conosce e ha fatto proprie:
- Apertura di un’app
- Accesso a un’app con Facebook
- Visualizzazione di contenuti online
- Ricerca di un oggetto
- Aggiunta di un articolo al carrello
- Effettuazione di un acquisto
- Effettuazione di una donazione
- Visita di un sito Web
Usando gli strumenti OFA si può anche fare un po’ di pulizia rimuovendo le informazioni che Facebook sa di noi e che con il Meta Pixel raccoglie fuori da social network. La disattivazione dell’attività futura non impedisce né a Facebook né a Meta di ottenere i dati degli utenti: semplicemente interrompe, almeno stando a quanto dichiarato, la connessione tra l’identità dell’utente su Facebook e i suoi dati. La cancellazione della cronologia disconnette invece l’account da tutti i siti e servizi collegati.
La nuova pagina Diritti dell’interessato per l’IA generativa consente di effettuare eventuali richieste relative proprio ai modelli generativi usati e continuamente sviluppati da Meta e dalle aziende controllate. Selezionando l’opzione Voglio accedere a eventuali informazioni personali di terzi usate per l’IA generativa, scaricarle o correggerle, con il tempo Meta dovrebbe rispondere notificando all’utente le informazioni che sono utilizzate per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.
La richiesta Voglio eliminare eventuali informazioni personali di terzi usate per l’IA generativa è ancora più semplice e diretta e consente di chiedere a Meta di rimuovere qualsiasi informazione personale usata nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa.