A Washington aumenta la diffidenza nei confronti di software e servizi collegati alle potenze rivali. Dopo il caso Kaspersky (Russia), è il turno di tre società cinesi che offrono servizi cloud negli Stati Uniti. Secondo le ultime indiscrezioni, queste trasmetterebbero a Pechino i dati personali dei cittadini statunitensi.
Tre società cinesi nel mirino del governo USA: indagini in corso
La notizia arriva da Reuters, che cita fonti a conoscenza dei fatti. Secondo quest’ultime, il Dipartimento del Commercio avrebbe già avviate le dovute indagini. Le società nel mirino dell’amministrazione Biden sarebbero China Mobile, China Telecom e China Unicom. Il timore è che, sfruttando le loro attività legate al cloud e ai servizi internet, stiano fornendo al governo cinese informazioni personali dei cittadini statunitensi.
Per le tre società sarebbe stato già emesso un mandato di comparizione per fornire tutte le informazioni necessarie per mettere fine alle indagini, in senso positivo o negativo. Le parti coinvolte non hanno rilasciato alcuna dichiarazione, ma nel frattempo è arrivato un commento da parte dell’ambasciata cinese. «L’ambasciata cinese a Washington esprime la speranza che gli Stati Uniti “smettano di reprimere le aziende cinesi con falsi pretesti”», si legge nel report di Reuters.
Questo è solo un ulteriore capitolo nella storia non particolarmente idilliaca tra Stati Uniti e Cina. Le due potenze vogliono infatti badare ai propri interessi e già in diverse occasioni si sono “colpite” a suon di comunicati, ban e indagini. Tuttavia il loro è un rapporto di dipendenza reciproca: molte aziende USA producono i propri prodotti in Cina, mentre la Cina deve molto del suo reddito alle aziende cinesi e ai consumatori statunitensi.
Per le tre aziende cinesi sopracitate andrà a finire come per Kaspersky Lab, sanzionata e a cui è stato imposto il divieto di vendita dei suoi prodotti sul territorio statunitense? Per una risposta definitiva bisognerà attendere l’esito delle indagini ancora in corso.