Il caos creato dall’aggiornamento di CrowdStrike ha seminato il caos negli aeroporti di mezzo mondo, con le compagnie aeree bloccate di fronte a una desolante schermata blu di errore (BSOD).
Eppure, nell’ambito aereo, c’è chi non ha risentito in alcun modo del blocco. Stiamo parlando di Southwest Airlines, compagnia che non ha mai interrotto i propri voli. Il “trucco” che ha permesso alla compagnia texana è semplice: utilizza ancora Windows 3.1.
Stiamo parlando di un sistema operativo che ha ben 32 anni e che, proprio per questioni anagrafiche, non è di certo un simbolo di sicurezza informatica. Nonostante ciò, proprio la sua “esperienza” ha permesso a questo OS di aggirare con noncuranza tutti i problemi legati agli aggiornamenti fallati di CrowdStrike. In realtà, secondo quanto riferito parte delle macchina utilizzate da Southwest utilizza in realtà anche Windows 95, un sistema operativo comunque largamente superato.
Proprio l’essere arretrati a livello tecnologico ha, in passato, portato diverse critiche rispetto alla compagnia aerea.
Un sistema operativo di 32 anni permette di “aggirare” il problema di CrowdStrike
Nonostante Microsoft e la stessa CrowdStrike si siano mosse tempestivamente per risolvere il problema, le compagnie aeree di tutto il mondo hanno subito grandi ritardi nei propri voli. In questo contesto, la tanto criticata Soutwest, si è presa la sua rivincita continuando le proprie attività senza alcun tipo di ritardo.
Nonostante questo colpo di fortuna, va ricordato come mantenere aggiornati i propri dispositivi è (quasi sempre) la scelta più giusta. OS datati, infatti, sono maggiormente soggetti ad attacchi informatici e, nel caso di bug o vulnerabilità, non esiste assistenza adeguata per porre rimedio agli stessi.
Sebbene il caso CrowdStrike abbia causato non pochi disagi, dopo poche ore dall’accaduto le aziende coinvolte hanno infatti fornito piena assistenza ai clienti, ripristinando le macchine che erano rimaste bloccate.