Google richiederà a tutti i produttori di dispositivi Android di attivare per default la cifratura della memoria flash sui dispositivi mobili. La novità riguarda tutti i device a cuore Android 6.0 Marshmallow capaci di garantire la lettura dei dati crittografati con l’algoritmo AES ad almeno 50 MB/s.
Tutti i produttori che immetteranno dispositivi Android 6.0 capaci di garantire simili prestazioni durante il trasferimento dati, dovranno abilitare la crittografia immediatamente dopo la conclusione della prima configurazione del device.
Nel 2014, poco dopo l’annuncio reso da Apple relativamente ad iOS, Google annunciò di avere intenzione di rendere obbligatoria l’attivazione della crittografia sui dispositivi Android 5.0 “Lollipop”. La società di Mountain View è poi tornata sui suoi passi raccomandando l’attivazione della crittografia ma non rendendola obbligatoria alle aziende partner (Android 5.0 Lollipop frenato dalla crittografia).
Saranno esentati tutti quei dispositivi che stanno attualmente usando una versione precedente ad Android 6.0 e che saranno aggiornati a Marshmallow nelle prossime settimane: Gestione dei permessi in Android 6.0 Marshmallow. Novità del nuovo sistema.
In questo modo saranno così esclusi tutti i device equipaggiati con un SoC a 32 bit di fascia bassa e che manca del supporto per l’accelerazione hardware usata nelle operazioni di codifica e decodifica dei dati nei processori a 64 bit (con instruction set ARMv8).
L’attivazione della crittografia sui dispositivi Android viene considerata come il migliore espediente per far sì che i propri dati non possano essere letti da parte di persone non autorizzate. Il reset allo stato di fabbrica sui dispositivi Android che non usano la cifratura, infatti, non è tipicamente sufficiente per eliminare tutti i dati personali dallo smartphone o dal tablet: Cancellare dati da Android prima di vendere cellulare o tablet.