La crittografia end-to-end fa sì che nessuna terza parte non autorizzata possa accedere ai contenuti dell’utente. La generazione di chiavi crittografiche e la loro conservazione sul dispositivo di quest’ultimo evita anche che il gestore del servizio possa accedere ai dati dei suoi utenti o clienti.
Google ha appena annunciato che gli utenti di Google Workspace potranno a breve inviare e ricevere email utilizzando la crittografia end-to-end all’interno e all’esterno del proprio dominio. La crittografia lato client (CSE, client-side encryption; così Google chiama la cifratura end-to-end) evita che il contenuto delle email e tutte le sue parti (intestazioni e allegati compresi) possa essere letto dai server dell’azienda di Mountain View: soltanto i destinatari possono decodificare i messaggi di posta elettronica.
Per adesso, però, la novità riguarda solamente gli utenti di Google Workspace: i possessori di un account personale Gmail non sono interessati dalla modifica.
Gli analisti più critici sostengono che Google voglia continuare a fare cassa analizzando i contenuti degli utenti, email comprese. In effetti le precedenti versioni dei termini di servizio Google indicavano esplicitamente il diritto che l’azienda si riservava al fine di esaminare, con sistemi automatizzati, i contenuti degli utenti e dei messaggi di posta al fine di personalizzare i risultati di ricerca, visualizzare pubblicità su misura e migliorare il rilevamento di spam e malware.
Nei termini di servizio più aggiornati si fa comunque presente che i contenuti, pur restando di proprietà di ogni singolo utente, possono essere ospitati, distribuiti, riprodotti, comunicati e utilizzati da parte di Google. A giugno 2017 Google diceva che non li avrebbe più usati per fini pubblicitari.
Al momento, tuttavia, solo gli utenti aziendali possono abilitare la cifratura end-to-end cliccando sull’icona del lucchetto (nella schermata di composizione del messaggio Gmail), quindi su Crittografia aggiuntiva.
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Chi riceve il messaggio di posta deve confermare le proprie credenziali per visualizzarne il contenuto. Nessun altro utente, tranne mittente e destinatario, può leggere il contenuto delle email cifrate.
Vedremo più avanti se Google porterà le email crittografate anche sugli account personali Gmail.
L’approccio ricorda quello di Proton Mail e Tutanota: questi ultimi due sono tuttavia servizi nati proprio per tutelare la privacy degli utenti e il contenuto di tutte le loro comunicazioni via email.