Cristiana Falcone: AI per il rinascimento tecnologico, sfide globali più complesse

Dopo un 2022 turbolento per gli investimenti tecnologici, quest’anno si riscontra una rinnovata passione riguardo al potenziale della tecnologia nello stimolare il progresso nel business e nella società. L’Intelligenza Artificiale Generativa gioca un ruolo chiave in questo rinascimento tecnologico, ma rappresenta solo uno dei molteplici progressi che potrebbero guidare una crescita sostenibile e inclusiva, affrontando al contempo sfide globali complesse.

Il McKinsey Technology Council, per aiutare gli executives a tenersi aggiornati sulle ultime novità, ha identificato e interpretato le tendenze tecnologiche più rilevanti del momento e pubblicato lo studio intitolato “McKinsey Technology Trends Outlook 2023”. L’analisi considera misure quantitative di interesse, innovazione e investimento per valutare le tendenze delle tecnologie, le incertezze e le dinamiche di domanda e offerta di mercato. Abbiamo approfondito questo studio con Cristiana Falcone, consigliere e membro del Comitato Parti Correlate e del Comitato Sostenibilità in TIM (qui potete leggere la sua intervista su OpenAI rilasciata ai colleghi di Punto Informatico).

Web3: una visione per il futuro digitale

Le innovazioni digitali di ultima generazione come l’AI e le loro applicazioni su internet alla base della tecnologia della blockchain portano con sé chiare opportunità per le aziende ed i singoli individui, non solo lavorative.

“Negli ultimi 3 anni lo sviluppo di software per l’applicazione dell’intelligenza artificiale ha generato quasi 1 milione di posti di lavoro nel mondo”, ricorda Cristiana Falcone richiamando lo studio di McKinsey, “ma i dilemmi giuridici ed etici, tra i quali quelli legati alla governance dei dati degli utenti e dei lavoratori, sono ancora cruciali per quanto riguarda questa tecnologia”.

L’IA generativa può automatizzare e potenziare il lavoro utilizzando dati non strutturati per creare nuovo contenuto, come testo, video e codice,  migliorando la qualità ed i processi di sviluppo delle applicazioni. Lo studio di McKinsey prevede che l’IA generativa aggiungerà fino a 4.4 trilioni di dollari in valore economico all’economia globale, grazie all’aumento della produttività sia sui casi d’uso specifici che su quelli più diffusi, come l’assistenza nella redazione di email.

L’Importanza della “Security By Design”

Proprio delle metodologie che rafforzano la cybersecurity delle aziende automatizzando i controlli sulla sicurezza dei dati (c.d. “security by design”) lo studio di McKinsey parla come una emergente necessità per ogni azienda.

Per Cristiana Falcone “l’importanza di un approccio “security by design” non può essere sottovalutata, perché la sicurezza, la privacy e la resilienza sono oggi componenti fondamentali del valore di un prodotto”. Metodologie come lo “shift left” per l’implementazione di test, pratiche di sicurezza e altri accorgimenti anticipati nelle prime fasi del ciclo di vita dello sviluppo – piuttosto che integrati solo alla fine dello stesso – rappresentano oggi i nuovi paradigmi che ci portano a considerare qualsiasi implicazione già nelle primissime fasi del ciclo di vita produttivo aziendale.

“Anche il modello di sicurezza “zero-trust” (in italiano noto come “sicurezza senza perimetri, n.d.r.) dominerà le strategie di cybersecurity in tutte le aziende che hanno adottato tecnologie di AI – continua – secondo il principio cardine che nessuna entità dovrà essere automaticamente considerata attendibile ed ogni fattore di sicurezza si baserà sull’architettura dei privilegi minimi e dei controlli fase per fase”.

Tendenze tecnologiche emergenti ed identità convergenti

Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale le aziende stanno sviluppando nuove soluzioni che uniscono diverse dimensioni dell’identità aziendale in una piattaforma unica digitale, facilitando una transizione fluida tra diversi ruoli di dipendenti e clienti. Tra queste soluzioni, nello studio di McKinsey troviamo citate:

Privacy Engineering: si tratta della riduzione strategica dei rischi per la privacy, consentendo decisioni mirate sull’allocazione delle risorse con l’aiuto dell’intelligenza artificiale;

eXplainable AI (XAI o AI spiegabile): punta a aumentare la trasparenza e l’interpretabilità degli algoritmi di machine learning, migliorando la fiducia in tali sistemi. Le chiarificazioni fornite con i risultati dell’AI sono destinate a utenti, gestori o creatori e mirano ad affrontare questioni che spaziano dall’accettazione degli utenti alla gestione e alla creazione dei sistemi. Questa capacità di rendere comprensibili le decisioni dell’AI è cruciale per guadagnarsi la fiducia del mercato, promuovendo una maggiore diffusione dell’AI e i benefici correlati. Si legano a questo concetto anche le idee emergenti di AI sicura e AI etica;

Resilienza Tecnologica: le pratiche di resilienza tecnologica aiutano le organizzazioni a identificare e superare sfide come la latenza produttiva, le interruzioni della produzione o le compromissioni dei dati. “Le aziende che adottano queste tecnologie emergenti di AI non solo saranno all’avanguardia nel settore, ma potranno anche garantire una maggiore fiducia e sicurezza ai loro clienti” afferma Cristiana Falcone, per la quale “oggi è possibile creare e gestire delle applicazioni di AI in grado di rispondere a nuove esigenze in termini di resilienza e di robustezza,  ma anche di sostenibilità economica e ambientale, per affrontare con successo la gestione del rischio determinato dalle incertezze operative in un mercato in continua evoluzione.”

Oltre la criptovaluta: nuovi modelli futuri per internet

Il Web3 rappresenta uno dei possibili modelli futuri per internet che decentralizzano l’autorità e la riassegnano agli utenti. Va oltre le criptovalute, fornendo nuove opportunità commerciali come le organizzazioni autonome decentralizzate (DAOs), già viste nelle capacità della tecnologia blockchain di fornire un libro mastro digitale e sicuro che tiene traccia delle interazioni finanziarie su internet, molto utile contro le falsificazioni grazie al concetto di “timestamp” (marca temporale) di fiducia e alla sua presenza in una base di dati distribuita e, appunto, non centralizzata.

“La strada verso l’adozione del Web3 presenta opportunità e sfide in un contesto in rapidissima evoluzione – afferma Cristiana Falcone. “Mentre alcune aree come le criptovalute e i token non fungibili (NFT) sono in calo, il mercato dello sviluppo di software per l’intelligenza artificiale sta crescendo rapidamente.”

Continua: “La regolamentazione di Web3 emerge come un fattore cruciale dei nuovi modelli futuri di internet, le opportunità più evidenti ci saranno per le aziende e gli individui che abbracceranno e navigheranno in questo spazio con prudenza e innovazione. L’innovazione, l’adattabilità e la fiducia saranno i pilastri della prosperità digitale”.

Gli altri spunti tratti dallo studio McKinsey

Altre tendenze tecnologiche chiave, come la connettività avanzata e le tecnologie di realtà immersiva, emergono come elementi rivoluzionari sia per le imprese che per i consumatori all’interno dello studio che abbiamo analizzato. Ecco una panoramica degli altri punti più interessanti:

Connettività avanzata: la connettività avanzata (dal Wi-Fi al satellite) promette di rivoluzionare le esperienze degli utenti, promuovendo la produttività in settori come la mobilità, la sanità, l’aerospaziale.

Integrazione della connettività internet: grandi aziende, tra cui colossi come Apple e T-Mobile, integrano sempre più soluzioni di connettività 5G per creare un’esperienza utente olistica, dopo che hanno faticato a monetizzare il 5G per i consumatori. Le applicazioni industriali sono state lente a causa della complessità di implementazione, della limitata comprensione dei benefici e di un ecosistema nascente per gli utilizzi end-to-end. Nokia oggi sta sfruttando i droni e il 5G per monitorare le alghe azzurro-verdi nel Mar Baltico. Apple ha investito pesantemente nei fornitori di satelliti per le connessioni 5G d’emergenza per gli utenti di iPhone 14 in aree remote, una sorta di “salvavita di internet”.

Il futuro della realtà immersiva (AR + VR + MR): le tecnologie di realtà immersiva stanno ridefinendo il modo in cui interagiamo con i contenuti digitali nella realtà aumentata (AR), virtuale (VR) e mista (MR), assottigliando il confine tra il mondo digitale e quello fisico. L’unione tra AI e VR/AR sta dando vita a molteplici applicazioni in crescita costante. L’intelligenza artificiale sta progressivamente rimpiazzando le tecniche classiche di visione artificiale, incorporando metodi di computer vision più sofisticati nei contesti di realtà virtuale o aumentata. Questo rende l’esperienza dell’utente immersiva e dinamica, un progresso reso possibile dall’evoluzione tecnologica, dalla maggiore capacità di memorizzazione dei dati e dall’aumento delle prestazioni di calcolo.

Che fine farà il Metaverso? dopo 8 miliardi di dollari investiti nel biennio 2021-22 sulle startup che promettevano una congiunzione di tecnologie di AR e VR per accedere al metaverso, questa tendenza è diminuita nel 2023 ma, con l’avanzamento delle nuove tecnologie e dell’AI, l’era dell’innovazione con le tecnologie immersive non è destinata a tramontare per le aziende ed i consumatori. Che si tratti di migliorare le esperienze degli utenti, di promuovere la produttività industriale o di creare nuovi regni digitali, il futuro promette di essere più connesso e immersivo che mai.

La rivoluzione dei trasporti e della bioingegneria con l’intelligenza artificiale: la transizione verso mezzi di trasporto più puliti è molto più che una semplice iniziativa ambientale, è uno spostamento complessivo che richiede una collaborazione trasversale di tutti i settori delle nuove tecnologie. L’intelligenza artificiale può aiutare le industrie ed i consumatori a prendere le decisioni importanti per raggiungere l’obiettivo di una mobilità completamente “ACES – Autonomous, Connected, Electric and Shared”.

Per quanto riguarda la bioingegneria, invece, ci sarà un incremento delle nuove tecnologie di intelligenza artificiale alla bioingegneria dell’informazione, che comprende tutta l’attività di elaborazione di sistemi e modelli biomedici e sanitari, a partire da insiemi di dati aggregati.

 

Ringraziamo Cristiana Falcone e di seguito potete leggere una breve biografia tratta dal suo profilo LinkedIN

Cristiana Falcone vanta oltre 20 anni di esperienza professionale nella elaborazione di strategie ed implementazione di partnership per lo sviluppo del business maturata collaborando con i leader di aziende multinazionali (SONY, Shell, Revlon),  interagendo con organizzazioni governative internazionali (ILO, IFAD, FAO, UNDCCP, IADB) e operando nel mondo dei media (Radio Televisione Italiana, Gruppo Espresso, Univision, Viacom). Nel 2004 dirige la sezione Media, Intrattenimento, Informazione e Sport del World Economic Forum per poi diventare Senior Advisor dell’Executive Chairman e Fondatore che le affida in particolare la responsabilità dello sviluppo di servizi e prodotti innovativi e la valutazione del rischio geopolitico legato alle tecnologie emergenti. Dal 2006 è CEO e membro del Consiglio di Amministrazione della JMCMRJ Sorrell Foundation che promuove iniziative innovative globali nell’ambito della salute, dell’educazione e della riduzione della povertà per il raggiungimento degli obiettivi UNSDG. È membro dei consigli di amministrazione di TIM e del Paley Center for Media,  della Fondazione Guido Carli, di Internews, del progetto culturale ed editoriale Formiche, della Tufts University, del Summit Institute.

In collaborazione con Cyber Lex