Intel sta continuando ad affrontare i problemi di stabilità che affliggono i suoi processori Core di 13esima e 14esima generazione. Dopo le numerose segnalazioni da parte degli utenti, che lamentano crash nelle attività gaming o durante l’utilizzo di altri software, Intel ha rilasciato una serie di aggiornamenti del microcodice, volti a mitigare questi problemi.
A inizio agosto 2024, la società di Santa Clara aveva anche annunciato l’attivazione di una garanzia estesa per tanti modelli di processori, proprio con l’obiettivo di arginare le proteste degli utenti e dar loro modo di ricevere un chip esente da qualsiasi problematica nota.
Intel annuncia il terzo aggiornamento del microcodice, identificato come 0x12b
Il 25 settembre 2024, Intel ha annunciato il terzo aggiornamento del microcodice destinato ai processori Core di 13esima e 14esima generazione. Quest’ultimo, identificato come 0x12b, è progettato per risolvere gli aumenti anomali di tensione che possono verificarsi quando il processore risulta inattivo o sotto workload tutto sommato leggeri.
L’intervento segue gli update precedenti, tra cui 0x125, rilasciato a giugno 2024 per affrontare i picchi di tensione e il surriscaldamento della CPU, e 0x129 di agosto 2024, che limitava le richieste di tensione superiori a 1,55V. Un aspetto, quest’ultimo, che costituisce un’ammissione della causa principale dei problemi: il design del chip è di fatto responsabile dei fenomeni di instabilità sin qui riscontrati.
La serie di aggiornamenti, che continua a distanza di mesi, evidenzia l’impegno di Intel nell’indagare in profondità i meccanismi che portano al crash dei processori. Poiché si sono riscontrati problemi rilevanti anche con carichi leggeri, i tecnici dell’azienda guidata da Pat Gelsinger hanno lavorato sullo sviluppo di un ulteriore nuovo microcodice.
L’impatto dell’aggiornamento 0x12b
Il personale di laboratorio di Intel ha condotto un ampio ventaglio di test prestazionali al fine di valutare l’impatto dell’aggiornamento 0x12b. Secondo le indagini svolte, su sistemi basati su di un processore Core i9-14900K abbinato a memoria DDR5 5200MT/s e DDR5 5600MT/s, l’aggiornamento non avrebbe evidenziato effetti avversi significativi sul versante delle performance.
Per Intel, quindi, gli utenti possono installare l’aggiornamento del microcodice – che arriva sotto forma di update del firmware della scheda madre (con la collaborazione dei vari produttori hardware) – senza il timore di affossare le prestazioni del sistema in uso.
Intel ha voluto inoltre ribadire che, sebbene ci siano stati report di instabilità su varie piattaforme, gli attuali aggiornamenti si concentrano sui processori desktop. L’azienda afferma che i chip di 13esima e 14esima generazione, destinati ai sistemi portatili, insieme con quelli basati sulle future architetture Lunar Lake e Arrow Lake, non sono affetti da alcun problema noto.