CPU Intel di 13a e 14a gen e degrado anomalo: impossibile recuperare con patch

Grave bug con i processori Intel di 13a e 14a gen: la patch correttiva non evita i danni fisici già subiti dalla CPU.
CPU Intel di 13a e 14a gen e degrado anomalo: impossibile recuperare con patch

Nel corso dei primi mesi del 2024, diversi videogiocatori che utilizzano CPU ad alte prestazioni di Intel hanno segnalato dei grandi problemi su tali componenti hardware.

Nello specifico stiamo parlando della serie K delle CPU di 13a e 14a generazione di Intel, che sembrano afflitte da un difetto di microcodice. Si tratta di istruzioni per il funzionamento interno del processore che sembra trattare in modo sbagliato le richieste di tensione. Ovviamente Intel è intervenuta, assicurando l’uscita di una patch per correggere questo bug.

Nonostante ciò, l’efficacia della stessa sarà molto limitata. La correzione, infatti, permetterà di evitare un ulteriore deterioramento della CPU, senza rimediare ai danni fisici che questo bug ha già causato sull’hardware. Intel, che inizialmente ha negato l’esistenza del problema, dovrebbe proporre la patch entro la fine del mese di agosto.

CPU Intel 13a e 14a gen, problemi di sovratensione: ecco la mossa del produttore

Il bug, come viene spiegato dallo stesso produttore hardware, potrebbe causare “Degrado e danni nascosti” alla CPU. La conseguenza sono, sul medio-lungo termine, errori di vario tipo che potrebbero portare a crash e blocchi.

Secondo quanto riportato dal sito di The Verge, la sovratensione potrebbe non essere l’unica causa dei problemi segnalati dagli utenti. Non solo: secondo quanto emerso da un’intervista dal portale appena citato, i crash potrebbero non riguardare solo le CPU di fascia alta, ovvero i modelli i9. Esiste la possibilità che tutti i processori per desktop di 13a generazione da 65 W o più di potenza presenterebbero situazioni simili.

Nell’intervista, il portavoce di Intel ha sottolineato come l’azienda stia continuando le proprie indagini per capire cosa non sia funzionato sui propri processori e, in tal senso, spera di imparare dagli errori fatti. Come spiegato da The Verge, se un utente ha a che fare con una CPU difettosa e già danneggiata, la migliore mossa è sostituire del tutto il componente senza cercare di mitigare il problema con modifiche alle impostazioni del BIOS che, a conti fatti, potrebbero rivelarsi pressoché inutili.

Fonte: gigazine.net

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti