I chip EPYC hanno permesso ad AMD di tornare a “ruggire” anche in ambito data center. Le nuove CPU AMD EPYC 9005 rappresentano la quinta generazione di questi prodotti: precedentemente noti con il nome in codice “Turin”, vogliono rappresentare “lo stato dell’arte” in fatto di soluzioni per il cloud, l’intelligenza artificiale (IA) e il settore enterprise.
Gli EPYC 9005 si basano sull’architettura Zen 5, accreditata di un miglioramento fino al 17% nelle istruzioni per ciclo di clock (IPC) su carichi di lavoro aziendali e cloud. Si parla inoltre di un impressionante incremento fino al 37% nelle elaborazioni IA e nel calcolo ad alte prestazioni (HPC) rispetto all’architettura Zen 4. Secondo AMD, il processore di punta EPYC 9965 con 192 core, offre fino a 3,7 volte le performance dei principali concorrenti.
AMD EPYC 9005: i chip puntano forte su IA e infrastrutture cloud
La nuova gamma di chip AMD per il mercato server e data center include anche il processore EPYC 9575F, una CPU a 64 core progettata specificamente per soluzioni IA coadiuvate dall’uso della GPU. Con una frequenza di boost massima pari a 5 GHz, il chip supererebbe le proposte rivali con un aumento del 28% in termini di velocità di elaborazione.
La serie EPYC di AMD è progettata per supportare una vasta gamma di workload nei data center moderni: dalle applicazioni di virtualizzazione all’elaborazione video, fino alle più avanzate tecnologie di IA.
Le nuove CPU EPYC di quinta generazione sono supportate da colossi come Cisco, Dell, HPE, Lenovo e Supermicro, offrendo un percorso di aggiornamento semplice per le aziende alla ricerca di leadership nel campo del calcolo e dell’intelligenza artificiale.
Caratteristiche tecniche chiave della serie EPYC 9005
Tra le varie specifiche, AMD mette in evidenza alcune delle peculiarità più interessanti dei chip EPYC 9005. Si parte con il numero di core della CPU: vanno da un minimo di 8 a un massimo di ben 192.
L’architettura utilizzata è la Zen 5 e Zen 5c (quest’ultima ancora più “spinta” in termini di processo costruttivo e riduzione dei consumi energetici); i canali di memoria DDR5 impegnabili sono 12 per CPU ed è possibile installare DDR5-6400. La frequenza di boost arriva fino a 5 GHz mentre il supporto AVX-512 migliora un ampio ventaglio di elaborazioni espletate su server e all’interno dei data center.
Riduzione dell’impatto ambientale e scalabilità
I nuovi processori dell’azienda guidata da Lisa Su, offrono vantaggi significativi anche in termini di sostenibilità. Grazie alla loro efficienza energetica, permettono di utilizzare fino al 71% di energia in meno e richiedono l’87% di server in meno (si pensi alle configurazioni che implicano l’utilizzo contemporaneo di una batteria di macchine) per ottenere le stesse prestazioni, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale delle grandi infrastrutture IT.
Nella nota pubblicata da AMD, è contenuta una tabella che riassume la gamma di CPU EPYC appena presentare e il loro costo unitario.