Microsoft sta lavorando ad una integrazione strettissima tra l’assistente digitale Cortana, portato anno scorso al debutto anche nella versione di Windows 10 destinata a sistemi desktop e notebook, ed applicazioni e servizi web.
Sul palco della Build Conference 2016, si sono succeduti diversi responsabili Microsoft che hanno offerto un primo assaggio delle potenzialità del nuovo Cortana.
Così come stanno facendo i principali concorrenti di Microsoft, anche la società di Redmond ha investito molto e continuerà a puntare sempre più sull’intelligenza artificiale e sul machine learning. Nel corso del tempo Microsoft ha presentato diversi esperimenti (vedere Machine learning, la ricetta Microsoft basata su Azure) ma adesso è giunto il momento di fare sul serio.
Alla Build 2016, Microsoft (nella foto il CEO Satya Nadella) ha presentato cosa è possibile fare sfruttando l’infrastruttura e la potenza di calcolo della piattaforma Azure: Cortana diventa più intelligente ed è adesso in grado di interfacciarsi non soltanto con l’utente, anticipando le sue necessità ed informandolo su impegni ed appuntamenti, ma è pure capace di interagire con altri bot.
Ciò significa che per rispondere alle esigenze dell’utente, nel più breve tempo possibile, Cortana può rivolgersi a “risponditori automatici intelligenti” (bot, appunto), anche gestiti da terze parti.
Sul palco della Build Conference, si è ad esempio mostrato come Cortana può collegarsi istantaneamente al bot di un hotel per prenotare una stanza o quello di una società che consegna pizze a domicilio.
L’idea è quella di pianificare le proprie attività senza dover mai aprire diversi programmi e senza passare da un’applicazione all’altra, indipendentemente dal dispositivo in uso.
Se si chiede a Cortana di inserire in agenda un meeting a Roma, l’assistente digitale cercherà di anticipare l’utente pianificando il viaggio (ad esempio in aereo o in treno) e la sistemazione in albergo. La prenotazione della camera può così avvenire pressoché istantaneamente, senza ulteriori passaggi.
La cosiddetta Bot Framework è la piattaforma che permetterà agli sviluppatori di sviluppare i propri bot: il loro funzionamento potrà essere adattato allo specifico servizio che s’intende offrire.
Alcuni esempi applicativi del Bot Framework sono già stati pubblicati in queste pagine.
Microsoft ha spiegato che possono essere creati bot per Skype così come per altre applicazioni e servizi oggi ampiamente utilizzati (si pensi a Slack, Outlook.com e così via).