L’assistente digitale basato sull’intelligenza artificiale Windows Copilot è uno degli strumenti sui quali Microsoft intende puntare di più. Oltre alla versione a pagamento Copilot per Microsoft 365, che si occupa di snellire il lavoro attraverso la produzione automatica di documenti, email, la creazione di riassunti delle videoconferenze, Windows 11 ha introdotto una versione gratuita dello strumento. Quest’ultima, prende le mosse da quanto fatto in precedenza con Bing Chat e dalla sua integrazione con il browser Edge. Windows Copilot è un chatbot che risponde ai quesiti degli utenti, uno strumento per generare immagini e un meccanismo per cercare e attivare velocemente funzionalità del sistema operativo.
Microsoft porta Copilot anche su Windows 10
Rispetto a Windows 10, la base di utenti di Windows 11 è ancora piuttosto limitata. 500 milioni di utenti per Windows 11 rappresentano un valore sotto le aspettative di Microsoft, soprattutto se si considera il tasso di adozione che contraddistinse Windows 10 già a distanza di pochi mesi dalla pubblicazione della prima versione finale.
L’azienda di Redmond ha quindi deciso di estendere Windows Copilot anche a Windows 10: gli utenti del sistema operativo, supportato almeno fino a metà ottobre 2025, otterranno l’assistente digitale con un aggiornamento distribuito attraverso Windows Update. Anche perché Windows 10 22H2 è l’ultimo feature update che Microsoft ha rilasciato per l’apprezzato sistema operativo: non ci saranno né un aggiornamento 23H2 né un 24H2 nel caso di Windows 10.
L’aggiornamento per Windows 10 aggiungerà l’icona di Copilot nella barra delle applicazioni, esattamente come sta avvenendo nel caso delle installazioni di Windows 11. Cliccando tale icona o, in alternativa, premendo la combinazione di tasti Windows+C
, comparirà una barra laterale verticale per l’interazione diretta con l’assistente basato sull’intelligenza artificiale. La barra di Copilot appare indipendentemente dalle applicazioni in esecuzione e dalle finestre aperte sullo schermo.
Limitazioni e requisiti per l’utilizzo in Windows 10
Come conferma Microsoft, Copilot sarà disponibile per tutti gli utenti di Windows 10 Home e Pro. Tuttavia, alcune delle funzionalità più evolute accessibili dalle macchine Windows 11, non saranno utilizzabili su Windows 10. Ad esempio la speciale caratteristica che permette di generare immagini con Paint e l’intelligenza artificiale non sarà parte integrante della release per Windows 10.
I tecnici della società da Bill Gates e Paul Allen aggiungono inoltre che per poter utilizzare Copilot su Windows 10, è necessario un sistema con almeno 4 GB di memoria RAM che, inoltre, supporti una risoluzione 720p o superiore.
Perché Copilot è in arrivo anche su Windows 10
Per Microsoft, Copilot è destinato a diventare una potente leva di marketing e uno strumento attorno al quale costruire prodotti e servizi evoluti. Non è un segreto il fatto che la società guidata da Satya Nadella abbia in programma di sviluppare un vero e proprio ecosistema intorno a Copilot.
Gli sviluppatori saranno chiamati a creare plugin per Copilot, utili a estendere le sue funzionalità. Questi componenti aggiuntivi saranno ovviamente disponibili sul Microsoft Store, eventualmente anche a pagamento.
E per creare un ecosistema, “i numeri” contano tanto. Così, portando Copilot anche su Windows 10, Microsoft può facilmente sostenere che l’assistente digitale è utilizzato da 1,4 miliardi di utenti. Quelli di Windows 11 più quelli di Windows 10.
Copilot a breve disponibile ufficialmente anche in Italia
I numeri sono inoltre, almeno per il momento, ancora più ridotti perché Copilot non ha ancora potuto fare il suo debutto nei Paesi dell’Unione Europea. Utilizzando un semplice espediente, è comunque possibile provare Copilot in Italia e usarlo (quasi) come se fosse la versione ufficialmente supportata da Microsoft.
Copilot non è ancora disponibile in Europa a causa del Digital Markets Act (DMA), normativa volta a tutelare i consumatori di beni digitali che obbliga gli sviluppatori ad aprire le loro piattaforme alle interazioni i prodotti e servizi della concorrenza.
Microsoft ha confermato a metà novembre 2023 che Windows 11 è in linea con le prescrizioni del DMA e che quindi, una volta conclusa l’ultima fase di test, Copilot sarà ufficialmente messo a disposizione dei clienti europei.
Copilot in Windows 10: un segnale della possibile estensione del supporto oltre fine 2025?
Per il momento, come conferma la pagina Ricerca di informazioni sul ciclo di vita di prodotti e servizi, non è prevista alcuna estensione del supporto esteso per le varie edizioni di Windows 10, oltre il mese di ottobre 2025. Fatti salvi eventuali “cambi di rotta” da parte di Microsoft, quindi, il 14 ottobre 2025 sarà l’ultimo giorno in cui l’azienda rilascerà pubblicamente degli aggiornamenti di sicurezza per Windows.
L’arrivo di Copilot in Windows 10 potrebbe essere un segnale del fatto che a Redmond si stia davvero pensando a una proroga. La base di utenti di Windows 10 è davvero molto estesa e Windows 11 ancora non decolla: potrebbe quindi essere pericoloso accantonare un sistema operativo che, presumibilmente, manterrà stabili le sue quote di mercato da qui a fine 2025.
Stando a fonti vicine all’azienda, Microsoft sarebbe quindi davvero interrogandosi sull’opportunità di estendere il supporto di Windows 10 oltre il 2025. Le discussioni sul tema sarebbero in corso internamente ma, al momento, non è stata ancora presa una decisione definitiva.
D’altra parte, al termine del supporto esteso, partirà comunque il programma ESU (Extended Security Update) che metterà a disposizione delle aziende titolate, a fronte della stipula di un contratto di abbonamento, le patch di sicurezza per Windows 10 anche dopo ottobre 2025. Visto il successo di Windows 10 e l’adozione da parte di un vastissimo numero di imprese e utenti privati, potrebbe avere senso mantenere tale sistema operativo per un periodo più ampio consegnando direttamente a Windows 12 la responsabilità di raccogliere l’eredità di Windows 10.
Un copione già visto. Windows 11 potrebbe restare un sistema operativo “intermedio” con il quale sono stati fatti esperimenti in vista del lancio di una successiva major release più convincente. Windows 12, appunto.