In occasione della conferenza Build 2024, i portavoce Microsoft hanno svelato alcune interessanti novità che andranno a modificare significativamente il comportamento del file system in ambiente Windows. Come abbiamo spiegato nell’articolo sul funzionamento del file system, da anni Microsoft punta su NTFS ma il 2024, con il rilascio di Windows 11 24H2, potrebbe segnare la consacrazione di ReFS (Resilient File System), almeno sul cloud e in ambito business. Anche con lo zampino dei nuovi Dev Drive.
Cresce l’importanza dei Dev Drive per gli sviluppatori
Introdotto già in passato, con Dev Drive si fa riferimento a una nuova tipologia di volume di archiviazione ottimizzato per i carichi di lavoro sostenuti dagli sviluppatori. Introdotto da Microsoft, poggia sul file ReFS offrendo prestazioni migliorate, sicurezza e controllo.
Obiettivo primario di Dev Drive è risolvere problemi come le basse prestazioni di I/O che possono interrompere il flusso di lavoro. Ottimizzando il file system e introducendo nuove funzionalità orientate alle performance (si pensi alla scansione asincrona con Microsoft Defender Antivirus), Dev Drive migliora le prestazioni complessive, soprattutto negli scenari con un elevato input/output a livello di file system.
Il processo di configurazione di Dev Drive è semplificato: la creazione dei volumi, l’aggiunta di file VHD e la gestione delle dimensioni dei dischi e delle partizioni sono concentrate in un unico posto.
Copia dei file di grandi dimensioni: velocissima con File System Block Cloning for Dev Drive
Durante la Build 2024, i tecnici di Microsoft hanno presentato la nuova caratteristica di Dev Drive chiamata File System Block Cloning. Si tratta di una funzionalità innovativa che consente di copiare rapidamente file di grandi dimensioni, riducendo l’I/O sull’archiviazione sottostante e permettendo a più file di condividere cluster logici, senza la duplicazione di cluster identici.
L’approccio presentato da Microsoft non compromette l’isolamento tra i file e risulta utile per ottimizzare le operazioni di copia dei file, consentendo una gestione più efficiente e una maggiore condivisione delle risorse senza duplicare inutilmente i dati su disco.
I risultati sono tangibili: in alcuni casi, gli ingegneri software dell’azienda di Redmond affermano di aver osservato miglioramenti – nelle operazioni di copia degli elementi voluminosi – che possono arrivare addirittura al 94%. Guardate la tabella riassuntiva che pubblichiamo di seguito:
Dimensioni | NTFS | Dev Drive con Block Cloning | |
---|---|---|---|
10 GB | 7″ 964 ms | 641 ms | +92% |
1 GB | 681 ms | 38 ms | +94% |
1 MB | 11 ms | 9 ms | +18% |
18 GB (5.800 file) | 30″ 867 ms | 6″ 306 ms | +80% |
L’app Dev Home, inoltre, si arricchisce di alcune funzionalità inedite. C’è la possibilità di gestire macchine virtuali Hyper-V e Microsoft Dev Box sul cloud; gli sviluppatori possono impostare gli ambienti di lavoro, creare immagini del contenuto delle virtual machine, avviarle e arrestarle, aggiungerle alla barra delle applicazioni di Windows e altro ancora. Il tutto con un semplice clic.
Gli sviluppatori possono infine creare file di configurazione utili per condividere le impostazioni degli ambienti Dev Home con i collaboratori oppure utilizzarli come template per successive lavorazioni.
Credit immagine in apertura: Microsoft