Com’è noto Open Fiber, società partecipata al 50% da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, si è aggiudicata i primi due bandi Infratel Italia per portare la connettività a banda ultralarga nelle cosiddette aree bianche del Paese, altrimenti note come “a fallimento di mercato”.
In queste zone d’Italia, aree geografiche in cui nessun operatore privato ha mai investito, su indicazione del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e di Infratel, Open Fiber ha cominciato a realizzare o realizzerà le infrastrutture di rete che permetteranno, ai provider interessati (Open Fiber lavora solo all’ingrosso o wholesale), di proporre connessioni a 100 Mbps oppure, nei casi peggiori, a 30 Mbps agli utenti finali.
La verifica della copertura nelle aree a fallimento di mercato è possibile facendo riferimento alle indicazioni riportate nell’articolo Copertura fibra ottica Infratel: ecco tutti i comuni d’Italia dove sono iniziati i lavori.
Lo “stato dei lavori” indicato da Open Fiber e Infratel si riferisce per il momento, ovviamente, solo alle aree bianche situate nelle regioni d’Italia cui si riferiscono i primi due bandi:
– Primo bando Infratel: Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
– Secondo bando Infratel: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia.
Terzo bando Infratel: si parte domani
Il terzo dei bandi di gara Infratel si riferisce alla copertura con tecnologia a banda ultralarga delle aree bianche delle regioni Calabria, Puglia e Sardegna.
Stando a quanto comunicato in anteprima dal presidente di Infratel, il professor Maurizio Dècina, domani 20 aprile dovrebbe essere ufficializzato e pubblicato il terzo bando.
Gli operatori di telecomunicazioni italiani sono quindi chiamati a raccolta per presentare le loro migliori offerte e partecipare a una gara che decreterà il soggetto incaricato a realizzare la rete nelle aree del Paese in cui non vi sono ancora infrastrutture adeguate.
Dopo il pesante “braccio di ferro” che c’era stato fino allo scorso anno durante l'”era Cattaneo” in Telecom (TIM coprirà da sola le aree bianche: braccio di ferro con MISE e Open Fiber), adesso TIM con ogni probabilità – sotto la guida di Amos Genish – parteciperà al terzo e ultimo bando Infratel con una sua offerta economica.
Nel frattempo, il MISE ha fatto sapere che intende investire convintamente sulla copertura in fibra ottica a 1 Gbps simmetrico (quindi con la medesima larghezza di banda sia downstream che in upstream) nelle aree grigie del Paese: vedere Fibra ottica a 1 Gbps nelle aree grigie, dove oggi è presente un unico operatore.
La consultazione è stata già aperta e l’obiettivo primario è quello di portare 1 Gbps nelle zone dove soltanto un operatore di telecomunicazioni ha sino ad oggi investito (leggasi Telecom-TIM) e dove le prestazioni massime in downstream offerte tecnicamente e commercialmente dai privati non superano i 30 Mbps.
Per avere un’indicazione delle tempistiche con cui arriverà la fibra ottica, suggeriamo la lettura del nostro articolo di approfondimento Fibra ottica: quando arriverà?.