F-Secure ha pubblicato un nuovo strumento online che aiuta gli utenti a verificare le impostazioni sulla privacy utilizzate nell’ambito dei servizi web più diffusi e a controllare quali dati personali vengono condivisi e registrati ogni giorno.
Il servizio appena presentato da F-Secure si chiama Data Discovery Portal e contiene tutti i link per esaminare le informazioni raccolte da Google, Apple, Facebook, Snapchat, Twitter e Amazon Alexa.
Data Discovery Portal non è altro che una raccolta di link per la consultazione delle impostazioni sulla privacy dei vari fornitori. Si tratta di pagine, tuttavia, non semplicissime da individuare e Data Discovery Portal ha il merito di semplificarne la consultazione, attraverso un unico “pannello di controllo”.
Erka Koivunen, Chief Information Security Officer di F-Secure, osserva che “spesso si sente dire: se non paghi per usare un servizio, sei tu il prodotto. Ma i tuoi dati sono una risorsa per qualsiasi azienda, che tu paghi o meno per un prodotto. I dati consentono alle aziende tecnologiche di vendere miliardi di annunci e prodotti” incrementando così il loro business. La storia delle più grandi aziende IT lo insegna.
Il 54% degli utenti adulti di Facebook ha modificato il modo in cui utilizzano il sito sulla scia dello scandalo Cambridge Analytica ha raccolto dati senza l’autorizzazione degli utenti: Facebook e Cambridge Analytica: cosa ha insegnato lo scandalo in tema di tutela della privacy. Ma, nonostante tutto, il social network per antonomasia continua a crescere: basti pensare che a fine 2018 si collegavano a Facebook 2,3 miliardi di utenti ogni mese.
Abbandonare i servizi per evitare che nessun dato personale possa essere memorizzato e rivenduto a terzi non sembra oggi una via praticabile. Koivunen raccomanda ad esempio l’utilizzo di Signal anziché di WhatsApp, app di messaggistica di proprietà di Facebook che presto sarà ancora più strettamente legata con il social network (Crittografia end-to-end su tutti i servizi. Facebook, Instagram e WhatsApp interoperabili) recentemente oggetto di “bordate” da parte della concorrenza (WhatsApp non potrà mai essere un’app sicura: parola dell’ideatore di Telegram).
Da F-Secure si consiglia di separare le attività espletate sui social network da quelle relative, ad esempio, alla propria professione. Sempre meglio usare un altro browser o servirsi di una finestra di navigazione in incognito: Navigazione in incognito, quando utilizzarla?. In questo modo le varie aziende over-the-top, come le chiama AGCOM, non potranno accedere ai dettagli sui siti web visitati in forza dell’utilizzo di cookie e codice presente in pagina (pulsanti “social”, strumenti per l’acquisizione di dati statistici e così via).
Viene altresì consigliato, ad esempio, di non navigare sul web mentre si è sempre costantemente collegati al proprio account Google.
L’imperativo resta comunque verificare le impostazioni sulla privacy di ciascun servizio (in questo senso Data Discovery Portal di F-Secure è un valido aiuto) disattivando le impostazioni che possono avere qualche impatto in termini di privacy.
Koivunen suggerisce di disattivare completamente su Facebook la piattaforma che consente di collegare il proprio profilo utenti ad app e giochi. Anche i componenti aggiuntivi che si installano e si legano al proprio account Facebook rappresentano una minaccia per la riservatezza dei propri dati. La procedura è effettuabile portandosi a questo indirizzo, previo login su Facebook, cliccando su Modifica nel riquadro App, siti web e giochi quindi su Disattiva.
Va tenuto presente che la disattivazione della funzionalità App, siti web e giochi su Facebook provocherà l’impossibilità di usare app e giochi di terze parti sul social network e in alcuni casi la cancellazione dei dati relativi a componenti già utilizzati.