Dal 2017 chi viaggia in aereo potrà fare uso di una connessione Internet a banda larga, durante tutta la durata del volo. Nei mesi scorsi, la statunitense Virgin America aveva annunciato il lancio di un servizio di connettività che permetterà ai passeggeri di visionare contenuti video in streaming da servizi come Netflix. La compagnia aerea d’Oltreoceano, infatti, ha fatto riferimento all’utilizzo di connessioni satellitari da 140 Gbps (17,4 GB/s).
Anche in Europa sta per essere varata una simile iniziativa, sotto la guida della European Aviation Network. Nel vecchio continente, però, si pensa ad un “approccio misto” dal momento che non si utilizzerà solamente un link satellitare ma anche la copertura LTE terrestre.
Circa 300 base stations terrestri realizzate con tecnologia LTE saranno costruite e gestite da Deutsche Telekom: ciascuna di esse è contraddistinta da un raggio di copertura pari a 80 chilometri, sufficiente per permettere ad un aereo in volo di ricevere il segnale.
Nel momento in cui l’aereo dovesse raggiungere una quota pari a 10mila piedi (3 chilometri di altitudine), il sistema passerà automaticamente ad usare la connessione satellitare.
A realizzare la rete, che dovrebbe appunto divenire operativa a partire dai primi mesi del 2017, saranno Deutsche Telekom ed Immarsat.
In questo caso sarà utilizzata la cosiddetta banda S (spettro di frequenze comprese tra 1,5 e 2,5 GHz), normalmente utilizzata da radar meteorologici e da alcuni satelliti per comunicazioni.
La prima società ad adeguarsi e a portare la connettività a banda larga sui propri velivoli dovrebbe essere Lufthansa.