AMD ha portato al debutto “Trinity“, la sua nuova APU (Accelerated processing unit) concepita per i sistemi notebook di fascia medio-alta. Una APU è un sistema di elaborazione che oltre alla CPU integra altre unità accessorie (ad esempio, un processore grafico o GPU) con lo scopo di massimizzare le prestazioni. AMD propone sul mercato una versione aggiornata della precedente APU “Llano” mantenendone il processo costruttivo a 32 nanometri e concentrando tutte le migliorie sull’architettura di CPU e GPU.
Il matrimonio tra CPU e GPU consentirà, secondo AMD, di velocizzare nettamente il funzionamento di tutte quelle applicazioni che possono sfruttare la presenza del processore grafico per eseguire elaborazioni non prettamente grafiche.
A fronte di prestazioni migliori, grazie alle quali AMD cerca di colmare quel divario ingeneratosi rispetto ad Intel sul segmento notebook, le nuove APU “Trinity” garantiscono consumi energetici inferiori: nelle versioni destinate ai sistemi mobili, “Trinity” riesce a raggiungere il contenutissimo valore di 17 Watt in termini di TDP (Thermal Design Power, dato che suggerisce il consumo energetico massimo raggiungibile durante le attività di dissipazione del calore) che consente di sfidare direttamente Intel nel campo degli Ultrabook, i più moderni sistemi laptop superleggeri e supersottili. Ci sono comunque versioni di “Trinity” caratterizzate da un valore più alto del TDP, sostanzialmente identico a quello delle APU “Llano“: 35 e 45 Watt. Consumi più ridotti, quindi, che si riverbereranno sulla durata della batteria.
Se le soluzioni proposte da Intel sono al momento più sbilanciate sul componente CPU, con “Trinity” AMD conferma di guardare con grande interesse all’utilizzo della GPU come unità di elaborazione accessoria in grado di effettuare calcoli non strettamente correlati con le abilità grafiche.
Le APU “Trinity” saranno riconoscibili sul mercato perché indicate con la sigla A-4000 (A10-4600M, A8-4500M, A6-4400M sono i modelli destinati ai sistemi notebook mentre A10-4655M e A6-4455M si rivolgono agli Ultrabook).