Esattamente un anno dopo aver impressionato il mondo con il rilascio dello storico VIC-20, sistema che sgretolò le barriere di prezzo in ambito home computing, Commodore International presentò un prodotto che avrebbe davvero rivoluzionato il mercato.
L’iconico Commodore 64 fu presentato 40 anni fa, nel mese di giugno 1982, mentre in Italia arrivò qualche settimana più tardi, il 17 settembre 1982.
Il sistema costava 973.500 lire nel nostro Paese e si trattava di un sistema innovativo con 64 KB di memoria, grafica basata sull’utilizzo di sprite (nelle immagini raster si tratta degli elementi grafici che possono essere spostati e in generale gestiti in maniera indipendente rispetto al resto della scena).
Il microprocessore utilizzato fu il MOS 6510 con una frequenza di clock pari a 1 MHz. Accanto ad esso erano posizionati una serie di componenti personalizzati, come il chip video VIC-II e il MOS 6581 che venivano sfruttati per massimizzare la resa audio e gli effetti sonori.
Come sottolineava il fondatore di Commodore, Jack Tramiel, l’obiettivo era quello di creare computer “per le masse”, non per le classi più abbienti. E in questo senso il Commodore 64 era davvero una novità di primo piano grazie alla dotazione di memoria RAM e al costo che risultava notevolmente più basso rispetto alla concorrenza di Atari, Apple e Texas Instruments.
Il Commodore 64 combinava la tastiera e la circuiteria principale del computer in un’unica unità. La maggior parte degli utenti collegava il sistema a un televisore di casa o a un monitor composito.
I programmi scritti nel linguaggio di programmazione integrato – Commodore BASIC – potevano essere salvati su disco con l’unità floppy Commodore 1541 o su cassetta utilizzando l’unità Datasette Commodore 1530. Il software commerciale veniva fornito su nastro, disco o cartuccia.
Sebbene il Commodore 64 fosse un personal computer utilizzabile per la produttività, quindi in grado di permettere l’utilizzo di wordprocessor e fogli di calcolo, molte persone se ne servivano come come console di gioco. Commodore 64 era dotato di due porte joystick integrate compatibili con Atari.
Nel catalogo del Guinness World Records il Commodore 64 è indicato come il modello di computer desktop più venduto in assoluto nella storia dell’informatica. La specifica “desktop” è importante perché da allora alcuni prodotti, come iPad, iPhone o Raspberry Pi hanno superato le vendite del Commodore 64. Tale sistema fece registrare un enorme successo per l’epoca.
Basti pensare che tra il 1983 e il 1986 Commodore 64 ha conquistato il 30-40% del mercato computer negli Stati Uniti. Le stime dei numeri di vendita variano in modo significativo ma nel corso dei suoi 11 anni di vita si stima che siano stati commercializzati tra 12,5 e 17 milioni di esemplari.
Molti di noi sono cresciuti con il Commodore 64 e hanno imparato a programmare proprio con questo sistema. Per questo quel primo computer, o console di gioco per alcuni, è ricordato con grande affetto e anche con nostalgia.
Per provare il Commodore 64 a quarant’anni di distanza si può utilizzare il famoso emulatore VICE compatibile con Windows, macOS e Linux. In alternativa c’è anche l’app Mobile C64 per Android.
Senza installare nulla si può avviare virtualmente un sistema Commodore 64 da browser usando l’emulatore online di Virtual Consoles. È addirittura possibile trascinare le immagini dei vari titoli nella finestra del browser per utilizzarle subito.
Nonostante Commodore sia fallita a inizio degli anni ’90 (la chiusura della società è datata aprile 1994), il marchio ha conservato un notevole valore nel corso del tempo. Tanto che si sono susseguite varie battaglie legali tra i vari soggetti che vantavano diritti sul nome.
Nel 2014 l’italiano Massimo Canigiani è diventato presidente di Commodore Business Machines ed è già da anni che parla di un ritorno dello storico brand.
Così, in occasione del 40esimo compleanno del Commodore 64, Canigiani dovrebbe presentare Commodore GK64. Si tratta di un sistema che conserva il design dello storico Commodore 64 ma permette di utilizzare Windows 11 o Android. Nel 2023 si parla già del rilascio sul mercato di un laptop con il marchio Commodore.