Uno degli aspetti che maggiormente disturbano gli utenti, qualunque sia il livello di conoscenze informatiche in loro possesso, è l’elevato tempo di avvio richiesto da un personal computer prima di poter essere effettivamente utilizzato. La presenza di numerosi driver di periferica e l’installazione di molte applicazioni che si avviano automaticamente all’accensione del sistema contribuiscono ad aumentare le tempistiche necessarie per il boot di Windows.
Secondo quanto rivelato da Steven Sinofsky, sul blog di Windows 8, gli sviluppatori Microsoft avrebbero riposto notevoli sforzi per migliorare la situazione. Rispetto a Windows 7, la prossima versione del sistema operativo commercializzato dal colosso di Redmond, quindi, ha in serbo parecchie novità che contribuiranno a velocizzare l’avvio del personal computer.
Sinofsky spiega che circa il 57% degli utenti di Windows preferirebbe spegnere completamente il personal computer piuttosto che porlo in “stand by”. L’arresto del sistema consente di evitare che il personal computer consumi energia (preservando così anche la durata della batteria). L'”ibernazione” è una modalità di spegnimento piuttosto apprezzata perché, anch’essa, permette di portare a zero i consumi energetici avendo comunque la possibilità di ripristinare la precedente sessione di lavoro dal punto in cui si era lasciata.
Secondo Microsoft, in ambito desktop il 57% degli utenti sono abituati ad arrestare completamente il sistema, il 42% ricorrebbe alla modalità di “stand by” mentre solo l’1% all’ibernazione. In ambito notebook, invece, arresto e stand by si attesterebbero entrambe su un 45% mentre il restante 11% degli utenti preferirebbe la modalità di ibernazione.
L’esperto di Microsoft spiega che in Windows 8 i programmatori hanno usato un approccio “creativo” facendo ulteriormente maturare le innovazioni introdotte in “Seven”. Risultato? Secondo i test sinora condotti su varie macchine di prova, Windows 8 sarebbe notevolmente più veloce, rispetto a Windows 7, nell’avviarsi e nel visualizzare il desktop (ved. questo grafico riassuntivo).
L’obiettivo sarebbe stato raggiunto gestendo le procedure di spegnimento ed avvio del sistema con una metodologia “mista”. Diversamente da Windows 7, nella prossima versione del sistema operativo, il kernel sarà “ibernato”. Limitandosi ad un'”ibernazione” leggera, sarà possibile scrivere le informazioni sul disco in tempi molto brevi. Durante la procedura di ibernazione, lo stato del sistema ed il contenuto della memoria vengono salvati sul disco (nel file denominato hiberfil.sys
). Tali dati vengono poi letti e ripristinati in memoria, entro le posizioni originarie.
L’applicazione della stessa tecnica alla fase di boot, spiega Sinofsky, consente di ottenere un miglioramento delle performance compreso tra il 30 ed il 70%. I benefici dovrebbero essere tangibili sia per coloro che impiegano dischi fissi di tipo tradizionale, sia per chi si serve dei più moderni e performanti dischi a stato solido (SSD).
Infine, sui sistemi che implementano l’Unified Extensible Firmware Interface (UEFI) anziché i BIOS di tipo tradizionale, Windows 8 si avvierà – secondo Sinofsky – addirittura in un battito di ciglia.
Windows 8 permetterà comunque di disattivare manualmente il nuovo meccanismo per l’avvio e lo spegnimento veloci: una possibilità, questa, utile nel caso in cui ci si appresti ad intervenire sulla configurazione hardware del personal computer (aggiunta o sostituzione di un componente interno).