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Oltre un milione di conversazioni analizzate e un sorprendente 39,3% di interazioni dedicate alla creazione di contenuti: questi sono alcuni dei dati principali del rapporto di Anthropic, che esplora l’impatto della Intelligenza Artificiale negli ambienti accademici.
La ricerca, intitolata Anthropic Education Report: How University Students Use Claude, offre uno spaccato unico sull’uso di Claude da parte degli studenti universitari. Lo studio, condotta attraverso Clio, (strumento progettato per preservare l’anonimato degli utenti), evidenzia come l’AI venga integrata in modo intenso nelle attività accademiche.
Un dato interessante è l’alta concentrazione di interazioni provenienti da studenti di informatica: pur rappresentando solo il 5,4% della popolazione studentesca americana, generano quasi il 40% delle interazioni con Claude. Al contrario, gli studenti di economia, che costituiscono il 19% del totale, producono meno del 9% delle interazioni. Questa discrepanza potrebbe essere spiegata dalla maggiore familiarità degli studenti di informatica con gli strumenti AI.
New Anthropic research: How university students use Claude.
We ran a privacy-preserving analysis of a million education-related conversations with Claude to produce our first Education Report. pic.twitter.com/apwAqH1ol3
— Anthropic (@AnthropicAI) April 8, 2025
Gli studenti di informatica adorano l’AI
Lo studio identifica quattro modalità principali di utilizzo di Claude: interazione diretta, collaborazione, risoluzione di problemi e creazione di output. Ad esempio, gli studenti di scienze naturali e matematica tendono a utilizzare l’AI per risolvere problemi specifici, mentre gli informatici mostrano un approccio più collaborativo. Questi pattern riflettono la versatilità dello strumento e la sua elevata capacità di adattamento alle diverse esigenze disciplinari.
Tra gli usi più comuni, l’analisi e la visualizzazione dei dati rappresentano l’11% delle interazioni, mentre il supporto nella progettazione di ricerche costituisce il 6,5%. Questi dati confermano l’ampia applicabilità di Claude in vari contesti accademici. Inoltre, il 33,5% delle interazioni è legato a programmazione e matematica, dimostrando come l’AI sia particolarmente utile per materie tecniche e analitiche.
Tuttavia, il rapporto di Anthropic riconosce alcune limitazioni metodologiche. Lo studio si basa su un lasso di tempo di soli 18 giorni e potrebbe includere interazioni di personale accademico o utenti esterni, fattori che potrebbero influenzare la rappresentatività dei risultati. Nonostante ciò, i dati raccolti offrono spunti significativi su come l’AI stia trasformando l’educazione, anche in un contesto avanzato come quello universitario.
Il rapporto solleva anche importanti domande sul futuro dell’educazione universitaria nell’era digitale, con aspetti etici e potenziali abusi che restano incognite con cui le università devono comunque fare i conti.